Trame del pacifista Blair per fare guerra a Saddam

Ufficialmente Blair si spendeva per una soluzione diplomatica della crisi. In realtà tramava con Bush per attaccare Saddam

Trame del pacifista Blair per fare guerra a Saddam

Nuove accuse sono state rivolte contro Tony Blair per il suo ruolo nella Seconda guerra in Iraq a fianco degli Stati Uniti di George W. Bush. Il Mail on Sunday pubblica un documento americano del marzo 2002, quindi di un anno prima dello scoppio del conflitto, in cui l’allora segretario di Stato americano, Colin Powell, diceva al presidente Bush che il premier britannico era pronto all’intervento armato a fianco di Washington.

"Blair - si legge nel memorandum - sarà con noi qualora l’operazione militare dovesse essere necessaria". Come sottolinea il Mail, in quel periodo, almeno ufficialmente, Blair si stava prodigando per una soluzione diplomatica della crisi. Il documento, di cui il giornale è entrato in possesso, era contenuto fra le email rese pubbliche nello scandalo che ha colpito la candidata alla presidenza Usa, Hillary Clinton. "Blair è convinto di due punti - si legge ancora nel memorandum - che la minaccia sia reale e il successo contro Saddam Hussein possa portare ad altri successi nella regione". Non solo. Il documento afferma anche che l’ex leader laburista abbia la capacità di spiegare in pubblico la minaccia alla pace internazionale rappresentata dall’Iraq.

La nota venne prodotta poco prima dell’incontro tra Blair e Bush nel ranch texano di Crawford dell’aprile 2002 dove, secondo alcuni accusatori, fu stabilito un patto segreto tra i due per fare guerra all’Iraq, sempre smentito dagli interessati. Di fronte alle accuse, un portavoce di Blair ha difeso l’operato dell’ex premier affermando che queste sue posizioni erano già note. Questo non frena l’attacco condotto da Alex Salmond, ex leader scozzese che ora siede per lo Scottish National Party alla Camera dei Comuni. È sicuro infatti che il memorandum contraddica la versione ufficiale data dal premier sui tempi in cui si è deciso l’attacco in Iraq.

Di sicuro la rivelazione è destinata ad accrescere le pressioni su Sir John Chilcot, presidente della commissione d’inchiesta sull’intervento britannico contro Saddam Hussein, che nonostante le critiche non ha ancora stabilito la data per la pubblicazione del rapporto finale. Blair, comparendo di fronte all’inchiesta nel 2010, aveva risposto alle domande del presidente sostenendo, anche in quel caso, che ai tempi dell’incontro di Crawford tutte le opzioni erano sul tavolo.

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