Donald Trump sembra sperare che la candidata dei democratici per il 2020 sia la senatrice Elizabeth Warren.
Qualche ora fa, il Tycoon ha pubblicato su Twitter un bandone pubblicitario, a mo' di meme, che richiama l'annuncio fatto dall'esponente neoliberal lo scorso 31 dicembre: la Warren, attraverso un video, ha svelato (la notizia era già nell'aria) che prenderà parte alle primarie democratiche. Nel caso uscisse vincitrice da quella competizione, quindi, diventerebbe l'avversaria del candidato repubblicano.
The Donald usa rivolgersi alla senatrice con l'appellativo di "Pocahontas" o di "Fake Pocahontas". Il presidente degli Stati Uniti "sfrutta" la storia del test del Dna, attraverso cui la Warren avrebbe voluto provare di possedere origini native - american, cioè derivanti dai pellerossa. La vicenda è supportata pure da un parere medico: "I fatti - svelò un professore di genetica - suggeriscono come nel tuo pedigree (il tutto visibile in cui il genetista parla con la Warren stessa) sia presente un antenato nativo americano. Nel genoma della senatrice abbiamo trovato cinque segmenti che con estrema sicurezza possiamo affermare appartenere a Dna nativo americano. Crediamo inoltre che in questi casi la possibilità di un errore sia nell'ordine di una su mille".
Ma i critici, specie tra la destra americana più conservatrice, fecero notare che la senatrice, stando ai calcoli, avrebbe origini native solo per un/sessantaquattresimo del totale. Troppo poco, insomma, per rivolgersi alla comunità dei pellerossa come se fosse una di loro. La mossa della Warren aveva sollevato un polverone, pure per via di alcune prese di posizione delle associazioni che promuovono i diritti degli indiani d'America. Qualcuno, insomma, aveva ipotizzato che la senatrice volesse rendersi politicamente più appetibile per una minoranza a cui, in fin dei conti, non apparterrebbe.
Fatta questa premessa, è possibile spiegare perché Trump abbia scelto sì uno striscione pubblicitario richiamante la campagna elettorale di Bernie Sanders, quasi per dire "speriamo sia davvero lei, una liberal di sinistra, la candidata che dovrò affrontare", ma usando pure la classica cifra stilistica che viene utilizzata nei test del Dna: "1/2020 th". La Warren, in sintesi, avrebbe una chance su 2020 di essere candidata alle presidenziali americane e/o di battere il Tycoon.
Un "buon anno" davvero atipico, considerando pure che, secondo quanto si legge qui, il presidente avrebbe accolto positivamente l'annuncio
della Warren, rispondendo in questo modo a una domanda sulle reali possibilità che la senatrice ha di vincere contro di lui: "Dovresti chiedere al suo psichiatra". Il 2020, l'anno delle presidenziali, sembra già imminente.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 3 gennaio 2019
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