Era già impegnato nella campagna elettorale per le presidenziali, ma la compagnia che porta il suo nome continuava a lavorare a un piano per una Trump Tower a Mosca. È il Washington Post a scavare ancora nel passato recente del presidente degli Stati Uniti, andando a scovare un altro dettaglio - che piccolo non è - che promette di aggiungersi a un lungo elenco di accuse rivolte alla Casa Bianca.
Mentre le trattative erano in corso un immobiliarista di origini russe, Felix Sater, avrebbe invitato l'ora presidente ad andare a Mosca, lasciando intendere di potere convincere il presidente Vladimir Putin a "dire grandi cose" su di lui, secondo le fonti del quotidiano. Il presidente non andò poi in Russia e il progetto, per mancanza di terreno e dei permessi per procedere, fu interrotto a gennaio dello scorso anno., appena prima che le primarie repubblicane iniziassero.
La questione posta dal Washington Post è su come Trump potesse allo stesso tempo inseguire interessi privati in
Russia e fare campagna per una carica che lo avrebbe messo nella posizione per cambiare le relazioni esistenti tra i due Paesi. Circostanze che presto verranno portate anche in Congresso, per lanciare un'inchiesta a riguardo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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