La Francia approva la web tax? Gli Stati Uniti rispondono con i dazi sul vino. È la minaccia che il presidente americano Donald Trump ha rivolto all'omologo transalpino Emmanuel Macron dopo la notizia dell'approvazione, da parte del Senato francese, di un'imposta del 3% per le aziende digitali con un fatturato globale di oltre 750 milioni di euro e uno di 25 milioni prodotto in Francia. "La Francia ha appena imposto una tassa digitale sulle nostre meravigliose aziende tecnologiche americane. Se qualcuno deve tassare, quel qualcuno dovrebbe essere la loro nazione, gli Usa. Presto annunceremo un'azione sostanziale in risposta alla follia di Macron. Ho sempre detto che il vino americano è migliore del vino francese", scrive su Twitter il capo della Casa Bianca.
France just put a digital tax on our great American technology companies. If anybody taxes them, it should be their home Country, the USA. We will announce a substantial reciprocal action on Macron’s foolishness shortly. I’ve always said American wine is better than French wine!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 26, 2019
L'imposta votata dal Senato francese andrà a colpire circa 30 aziende digitali, tra cui le americane Apple, Amazon, Facebook e Microsoft. La minaccia di Trump ha seguito di poche ore il commento dell'analista finanziario Larry Kudlow, che aveva definito l'imposta "un grosso errore". Il presidente Usa, che subito dopo il Tweet ha aggiunto di avere sempre "preferito il vino americano a quello francese, anche se non ne bevo: mi basta guardarlo", ha atteso alcune settimane prima di attaccare la Francia. Infatti, l'approvazione della web tax da parte del Senato francese risale allo scorso 11 luglio, mentre già a fine giugno, in un colloquio telefonico, Macron aveva spiegato a Trump la necessità di un accordo internazionale sulla tassazione delle compagnie che forniscono servizi digitali. Ipotesi respinta con forza dal presidente Usa con la minaccia di alzare i dazi sul vino d'Oltralpe.
Francia leader nell'esportazione di vino in Usa
Dalla web tax - che entra in vigore retroattivamente dall'inizio del 2019 - il governo francese conta di ricavare circa 400 milioni di euro l'anno.
Una cascata di denaro che però potrebbe essere compensata in negativo da una riduzione del vino venduto negli Usa, di cui la Francia risulta il principale esportatore del mondo con circa 1,8 miliardi di euro di valore complessivo, 100 milioni in più dell'Italia. Ma se la minaccia di Trump diventasse realtà, il Paese dello champagne potrebbe perdere questo primato. E con esso parecchi soldi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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