Un commento un po' sorpreso ma aperto al dialogo quello che arriva questa mattina dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che parlando alla manifestazione "basta un Sì", organizzata dai sindaci, ha ribadito che l'Italia intende avere un ruolo importante nelle relazioni tra Unione Europea e Stati Uniti.
"Chi avrebbe detto che Donald Trump avrebbe vinto, con la sua campagna, non solo le presidenziali ma già le primarie?", ha commentato il premier. Aggiungendo di avere "rispetto" per il risultato e di essere pronto a collaborare con la presidenza, per un'Italia "protagonista" nelle relazioni tra Washington e Bruxelles.
Renzi ha anche approfittato dell'occasione per tirare una stoccata in vista del referendum, dicendo che "ultimamente a chi crede ai sondaggi non va molto bene". Un chiaro riferimento alla situazione americana, dove a lungo le percentuali davano Hillary Clinton in vantaggio sull'avversario republicano.
Diverso il commento di François Hollande e della cancelliera tedesca Angela Merkel.
"Si apre un periodo di incertezza", ha commentato il presidente della Repubblica francese, mentre da Berlino la conferma di un rapporto unico con Washington, ma anche il ribadire "valori condivisi di democrazia, libertà e rispetto dell'altro"."Che bella notizia - le parole che arrivano dal primo ministro ungherese Viktor Orban, su posizioni evidentemente diverse - La democrazia è ancora viva".
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