Giorno dopo giorno prende forma la squadra di governo di Donald Trump. Uno staff che il presidente eletto sta cesellando con estrema attenzione, tenendo conto delle competenze ma anche degli equilibri politici. Perché, al di là dei veleni della campagna elettorale, Trump sa benissimo che per lasciare il segno è necessario non solo avere un esecutivo di valore, ma anche avere rapporti buoni con il partito repubblicano, che controlla entrambi i rami del Congresso. La conferma di Paul Ryan come speaker della Camera è stato il primo segnale che il Gop ha voluto mandare a Trump. E lui ha capito.
Ma torniamo alle scelte per il nuovo governo. Trump ha offerto al generale in pensione Michael Flynn il ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale. Lo ha fatto sapere un alto collaboratore di Trump. Cinquantasette anni, Flynn è stato consigliere del repubblicano durante la campagna elettorale proprio sulle questioni della sicurezza nazionale. Per 33 anni ha indossato la divisa, arrivando a posizioni di primissimo piano, dalla guida delle missioni Nato in Afghanistan e Iraq fino al comando della Dia (Defence Intelligence Agency), l’agenzia militare di servizi segreti, dal 2012 al 2014, quando fu estromesso da Obama per divergenze di vedute.
Duro contro l’accordo sul nucleare iraniano, fautore di una lotta senza quartiere contro l’islam radicale, in passato Flynn ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero smettere di proteggere alleati come la Corea del Sud e il Giappone, mettendo in agitazione i due Paesi asiatici (il premier Shinzo Abe ha già incontrato Trump per le rassicurazioni del caso). I democratici lo hanno preso di mira soprattutto per le "simpatie" nei confronti del presidente russo Putin (Russia Today lo definisce "Russia loving"). In un saggio che ha scritto a quattro mani con lo storico Michael Ladeen, "The Field of Fight", Flynn descrive se stesso come poco devoto al politicamente corretto e attacca Obama rinfacciandogli di averlo mandato a casa perché si era permesso di dire che gli Usa "stavano perdendo terreno contro il terrorismo". E per Flynn questa estromissione ora è un'altra medaglia appuntata sul petto.
Il sito Politico accusa Flynn di essere un lobbista legato al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Perché questo durissimo affondo? In un commento pubblicato da The Hill il giorno delle elezioni Flynn aveva scritto che gli Usa non dovrebbero fornire un "porto sicuro" per Fethullah Gülen, il predicatore islamico rivale di Erdogan in esilio da anni negli Stati Uniti. Il governo turco accusa Gülen di essere la mente del fallito colpo di stato dello scorso luglio. "Abbiamo bisogno di vedere il mondo dal punto di vista della Turchia", aveva scritto Flynn. "Cosa avremmo fatto se subito dopo l'11 settembre avessimo appreso la notizia che Osama bin Laden si trovava in una bella villa in una località turca, gestendo 160 scuole pagate dai contribuenti turchi?" Gli avvocati di Gülen in un comunicato hanno auspicato che quanto dichiarato da Flynn "non rappresenti una dichiarazione della politica del presidente eletto Trump. Il processo di estradizione è una questione seria, regolata da un trattato con la Turchia, molto chiaro circa i passi che devono essere fatti in questi casi. Non dovrebbe essere una questione politica".
Appena è uscita la notizia sul ruolo di spicco che Trump ha offerto all’ex generale, Yahoo News ha scritto che Flynn ha iniziato a ricevere i bollettini classificati sulla sicurezza nazionale dalla scorsa estate, mentre è titolare di una società di consulenza di intelligence che fornisce servizi a società straniere, la Flynn Intelligence Group (Fig), fondata nel 2014, dopo aver lasciato la Dia, insieme a Bijan R. Kian, figura di spicco della comunità iraniana negli Usa.
Intanto fonti ufficiali della squadra di transizione del presidente eletto rivelano che Michael Flynn e Jeff Sessions hanno
accettato le rispettive proposte di entrare nella squadra di governo. Flynn sarà consigliere per la sicurezza nazionale e Sessions sarà Attorney General (procuratore generale, colui che guida il dipartimento di Giustizia).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.