Così gli attivisti tedeschi spingono i migranti nell'Ue

I volantini con le istruzioni per passare il confine sarebbero stati diffusi da un'associazione tedesca per i diritti dei richiedenti asilo

Così gli attivisti tedeschi spingono i migranti nell'Ue

Si apre un vero e proprio giallo sull'identità delle persone che hanno diffuso tra i migranti i volantini con le istruzioni necessarie a passare in Macedonia dal campo profughi greco di Idomeni, dove ieri tre persone sono morte annegate nel tentativo di guadare un fiume.

Secondo la stampa tedesca dietro al fatale guado ci sarebbero alcuni manifestini firmati "Kommando Norbert Blum": il nome dell'ex ministro del Lavoro tedesco della Cdu, in carica durante l'amministrazione di Helmut Kohl tra il 1982 e il 1998, che in queste settimane si era recato ad Idomeni per esprimere solidarietà ai migranti.

Norbert Blum
L'ex ministro tedesco Norbert Blum nel campo profughi di Idomeni

Nel volantino fatto circolare è scritto in arabo: "Il confine greco-macedone è chiuso. Non ci sono bus o treni che vi portino in Germania, ma probabilmente vi possono rimpatriare in Turchia con altri bus. Chi riesce a passare il confine illegalmente con ogni probabilità verrà alccolto in Germania: allo stesso modo, è probabile che in pochi giorni il campo di Idomeni venga sgomberato e che voi veniate trasferiti in altri campi della Grecia, da dove vi riporteranno in Turchia."

"Il muro macedone si interrompe a pochi chilometri da Idomeni, potete attraversarlo! - prosegue il volantino - Se marciate in migliaia, la polizia non potrà fermarvi, evitate i gruppi piccoli, che verranno riportati in Grecia. Nascondete questo volantino. La polizia e i giornalisti non devono vederlo."

Non è ancora chiaro quale sia la connessione tra Blum e il sedicente commando che ne porta il nome: interpellato da Die Spiegel, il diretto interessato ha smentito ogni collegamento e ha chiarito che "non avrei mai incoraggiato un'azione del genere".

Il commento del governo greco

Tuttavia parlando con Skai il portavoce del governo greco George Kritsis ha sottolineato che si è trattato di "un'azione pianificata". È questa la teoria del primo ministro greco Alexis Tsipras, che rivolgendosi oggi ai profughi ammassati nel campo di Idomeni nell'attesa di proseguire il proprio viaggio verso nord si è scagliato contro i presunti attivisti per i diritti umani che avrebbero fatto circolare fra i migranti alcuni volantini con le istruzioni necessarie per raggiungere la Macedonia clandestinamente. "Questo gioco con la vita delle persone deve smettere - ha tuonato oggi il premier greco - Fornire informazioni ai rifugiati per attraversare la frontiera in modo illegale è un comportamento pericoloso a loro spese." A questo proposito la polizia ellenica ha aperto un'inchiesta per individuare i responsabili della diffusione di questi volantini, che avrebbero causato grande confusione fra i migranti, la morte di tre persone e il ferimento di molte altre.

Sempre oggi Tsipras ha invitato i migranti ad abbandonare il sovraffollato campo di Idomeni e a raggiungere altri centri di

accoglienza nel resto del Paese : "È da escludere che la rotta dei Balcani venga riaperta" ha spiegato. Intanto da Skopje il governo macedone ha ordinato alla polizia di intensificare i pattugliamenti al confine greco.

@giovannimasini

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