Turchia sul voto olandese: "Presto guerre di religione in Europa"

Le elezioni politiche olandesi, con il successo dei partiti moderati e il mancato sfondamento della destra di Geert Wilders, vengono commentati anche in Turchia. Con una dichiarazione alquanto pesante rilasciata dal ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu: l'Europa sarà presto teatro di "guerre di religione", ha detto il capo della diplomazia di Ankara. Il giudizio del ministro turco è tranchant: ''Se si guarda ai molti partiti che vi hanno partecipato non si notano differenze tra i socialdemocratici e il fascista (Geert, ndr) Wilders. Hanno tutti la stessa mentalità. Dove stiamo andando? Dove state portando l'Europa? Avete iniziato a far collassare l'Europa. State portando l'Europa verso l'abisso. In Europa inizieranno preso delle guerre sante''. Com'è noto i rapporti tra Olanda e Turchia sono diventati pessimi dopo il divieto, da parte della autorità olandesi, di consentire comizi ad alcuni ministri turchi.

Rincara la dose il ministro turco per gli Affari Europei, Omer Celik. In un'intervista all'agenzia di stampa russa Tass sottolinea che per Ankara non ha alcun senso continuare a rispettare l'accordo sui rifugiati con l'Unione europea: ''La Turchia ha rispettato tutti i suoi doveri previsti dall'accordo, mentre l'Ue non ne ha rispettato alcuno''. Secondo Celik ''la Ue non ha fatto alcun passo per accogliere i rifugiati. Alla Turchia è arrivata solo una piccola parte dell'assistenza finanziaria promessa e non è ancora stata risolta la questione della liberalizzazione dei visti'' per i cittadini turchi nei Paesi europei.

''Per noi non ci sono ragioni per continuare a rispettare questo accordo'', ha concluso il ministro turco. Ieri Cavusoglu aveva minacciato la sospensione dell'accordo con Bruxelles, entrato in vigore un anno fa.