Non si arresta l’ondata di manifestazioni e scioperi che hanno letteralmente e fisicamente bloccato l’intera Francia nelle ultime settimane. La dura battaglia portata avanti dalle associazioni sindacali contro il governo del Presidente francese Emmanuel Macron sul tema della riforma delle pensioni continua senza sosta.
Sono oramai circa 50 giorni di sciopero ad oltranza che ha toccato tutte le categorie di lavoratori nel paese d’oltralpe (avvocati, insegnanti, conducenti di autobus e treni, piloti di aerei, tassisti, pompieri, poliziotti, liberi professionisti, ecc.). Macron è l’unico capo dell’Eliseo che è riuscito veramente ad unire la Francia come nazione. Il problema (per lui) è che sono tutti contro le sue politiche, e (manifestazioni a parte) il suo gradimento è giunto ai minimi storici.
I sindacati non intendono mollare e giurano di portare avanti la loro lotta contro il disegno di legge previdenziale, temporaneamente sospeso dopo gli ultimi cortei lo scorso 11 gennaio. Nonostante questa piccola vittoria, la mobilitazione di massa continua ed è prevista un’enorme manifestazione che bloccherà completamente la capitale Parigi fra 2 giorni, ovvero il prossimo venerdì 24 gennaio. Le organizzazioni sindacali hanno annunciato che scenderanno per le vie del paese centinaia di migliaia di persone e che la prossima manifestazione sarà la più grande che il paese abbia mai visto.
Nonostante gli annunci del Primo Ministro, Edouard Philippe, e dopo 6 settimane di un movimento sociale senza precedenti, i sindacati dichiarano che “la maggioranza della popolazione sostiene ancora la mobilitazione contro questo progetto assurdo e ingiusto (60% di sostegno, secondo il sondaggio Harris Interactive del 14 gennaio). La comunicazione del governo mirava a spiegarci ancora una volta che questo progetto è "equo e semplice", ma si scontra con un'opinione pubblica che ha capito che questo vuole farci lavorare più a lungo per pensioni più basse.”
“Dobbiamo aumentare i salari nel settore privato e le retribuzioni nel settore pubblico, attuare immediatamente la parità salariale e professionale tra donne e uomini. Dobbiamo sviluppare un'occupazione stabile, porre fine alla precarietà, in particolare dei giovani, e tenere conto degli anni di studio ... – si legge dal comunicato diffuso dalle sigle sindacali francesi - Chiediamo la fine o il risarcimento delle esenzioni del datore di lavoro, il riorientamento dei crediti d'imposta sulle società verso il sistema pensionistico e l'ampliamento della base contributiva al fine di includere tutti i lavoratori nel sistema pay-as-you-go per evitare qualsiasi apertura alla capitalizzazione. È essenziale preservare le riserve di tutti i piani pensionistici. La lotta contro la frode e l'evasione fiscale deve essere una priorità con l'introduzione di un contributo sociale per la protezione sociale dei redditi da capitale. Questo è il motivo per cui le organizzazioni sindacali CFE-CGC, CGT, FO, FSU, Solidaires, MNL, UNEF, UNL e FIDL convocano riunioni generali per continuare e amplificare ulteriormente la mobilitazione al fine di ottenere il ritiro di questo progetto e l’apertura di veri e propri negoziati sulla base delle nostre proposte. Le nostre organizzazioni chiedono a tutto il mondo del lavoro e ai giovani di continuare e rafforzare lo sciopero, incluso uno rinnovabile, dove i dipendenti lo decidono. ... Chiamano venerdì 24 gennaio, la data del Consiglio dei ministri che dovrebbe esaminare il disegno di legge, una massiccia giornata di scioperi e dimostrazioni interprofessionali.”
L’enorme corteo dei manifestanti partirà da place de la Republique verso circa le 11 del mattino, sfilerà lungo le principali vie di Parigi, bloccando inevitabilmente tutta la capitale, e arriverà a place de la Concorde, a pochi metri dal palazzo dell’Eliseo.
Si prevede uno sciopero nazionale che coinvolgerà la maggior parte dei lavoratori pubblici e non, quindi i normali servizi cittadini saranno fermi per almeno 24 ore (in molte parti della città anche la fornitura di energia elettrica), e Parigi sarà messa veramente in ginocchio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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