In questi giorni ha avuto inizio uno scontro diplomatico tra Argentina e India. A causare il dissidio è stato un recente servizio mandato in onda da un’emittente del Paese sudamericano, giudicato “razzista” e “intriso di stereotipi” dalle autorità di Nuova Delhi.
Crónica Televisión, compagnia radiotelevisiva argentina, ha ultimamente realizzato, nell’ambito del proprio notiziario, un approfondimento relativo all’arrivo a Buenos Aires del premier indiano Narendra Modi, uno dei capi di Stato e di governo partecipanti al G20 in corso proprio nella metropoli sudamericana. Durante il servizio, l’immagine del primo ministro di Nuova Delhi viene ripetutamente accostata a quella di un personaggio del cartone animato Usa I Simpson, ossia “Apu Nahasapeemapetilon”. Quest’ultimo, caratterizzato da una cadenza indiana enfatizzata al massimo a fini comici, è stato costantemente additato dai membri del partito di Modi, il Bharatiya Janata Party (Bjp), come la “quintessenza dei peggiori stereotipi sul popolo indiano”. Di conseguenza, l’equiparazione tra il premier di Nuova Delhi e “Apu”, operata di fatto dalla redazione di Crónica Televisión, ha irritato non poco le autorità del Paese asiatico.
Ad esempio, Mahesh Sharma, ministro della Cultura nell’esecutivo Modi, ha accusato l’emittente argentina di avere confezionato un servizio “diretto a deridere e offendere le istituzioni indiane”. Egli ha poi affermato: “È inaccettabile che il nostro primo ministro venga ridicolizzato in maniera così sfacciata. I rappresentanti della sovranità indiana meritano rispetto. Nessuna compagnia radiotelevisiva seria si sarebbe mai sognata di accostare un capo di governo a un personaggio caricaturale.” Sharma ha quindi esortato sia Modi sia il ministro degli Esteri di Nuova Delhi, Sushma Swaraj, a presentare direttamente al presidente argentino Macri una nota di protesta inerente al servizio “anti-India” mandato in onda da Crónica Televisión.
Per il momento, nessuna dichiarazione ufficiale sulla vicenda è stata rilasciata né dall’entourage del primo ministro del Paese asiatico né da rappresentanti del governo di Buenos Aires.
Quanto all’emittente incriminata, quest’ultima, per mettere fine a tale clima di tensione, ha ultimamente diffuso, tramite i propri canali social, una “lettera di scuse” rivolta all’“orgoglioso popolo indiano”. Nella lettera in questione, la compagnia argentina ammette di avere confezionato un servizio "sfacciatamente provocatorio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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