Il Boeing della Malaysia Airlines che precipitò al suolo, in Ucraina, nel luglio 2014, fu centrato da un missile terra-aria Buk di fabbricazione russa. Il missile colpì il lato sinistro della cabina di pilotaggio, uccidendo all’istante molte delle 298 persone a bordo mentre le altre persero la vita nel giro di pochi istanti.
Sono queste le conclusioni a cui sono giunti i tecnici olandesi del Durch Safety Board, l’organismo incaricato delle indagini sul disastro aereo. Il presidente del Dutch Safety Board, Tjibbe Joustra, in una conferenza stampa ha anche criticato Kiev per non aver chiuso lo spazio aereo sulle zone orientali del Paese, teatro dei combattimenti con i ribelli separatisti filo-russi: "Siamo arrivati alla conclusione che c’erano ragioni sufficienti per le autorità ucraine per chiudere lo spazio aereo sulle zone orientali del loro Paese".
Ai giornalisti convocati nella base militare olandese di Gilze-Rijen, è stata mostrata la ricostruzione dell’aereo abbattuto, i cui frammenti sono stati montati su un supporto metallico. Si vede chiaramente che la cabina di pilotaggio è stata colpita nella parte superiore e si è disintegrata mentre la parte inferiore è stata in gran parte ricostruita. Secondo i calcoli degli esperti il missile che ha abbattuto l'aereo è stato lanciato da qualche punto dell’Ucraina dell’est, in un’area di 320km quadrati. Sono però necessarie ulteriori indagini per stabilire con certezza il punto esatto da dove è avvenuto il lancio.
I russi insistono. Il volo fu colpito da un missile terra-aria lanciato da un'area controllata dalle forze di Kiev. Lo sostiene Yan Novikov, l'amministratore delegato della compagnia Almaz-Antei, che produce i sistemi antiaerei Buk, da subito ritenuti
responsabili del disastro. "Oggi possiamo dire con certezza che se il Boeing venne colpito da un missile terra-aria, a farlo fu un missile 9M38 lanciato da un sistema antiaereo Buk-M1 posizionato vicino a Zaroschenkoye", zona sotto il controllo di Kiev, ha detto Novikov, che in conferenza stampa ha presentato i risultati di due esperimenti eseguiti da specialisti. Le conclusioni tratte da quegli esperimenti "contraddicono completamente i risultati dell'indagine della commissione di sicurezza olandese sul tipo di missile usato e sul sito di lancio", ha affermato Novikov prima che il Consiglio di sicurezza dell'Olanda presentasse oggi il suo rapporto finale sullo schianto dell'MH17.
Di tutt'altro avviso, com'era scontato, gli Stati Uniti. La pubblicazione del rapporto è "un'importante pietra miliare nello sforzo per portare i responsabili davanti alla giustizia", commenta il portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza Usa, Ned Price. "La nostra posizione non cambia, l'MH17 è stato abbattuto da un missile terra-aria sparato dal territorio controllato dai separatisti nell'est dell'Ucraina".
"In quel momento non avevamo alcun sistema anti aereo Buk", ha detto a Interfax, Eduard Basurin, alto funzionario del ministero della difesa dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk (Dpr), respingendo le accuse di un coinvolgimento dei ribelli
nell’abbattimento dell’aereo. E per Mosca le indagini dell'Olanda "sono un ovvio tentativo di trarre una conclusione faziosa e di eseguire ordini politici". Lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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