L'intimo di Eva Braun è stato venduto all'asta

Il misterioso offerente, oltre alle mutande di Eva Braun, si è aggiudicato alla medesima asta anche la camicia da notte della compagna di Hilter

L'intimo di Eva Braun è stato venduto all'asta

Nel Regno Unito ha destato scandalo la vendita all’asta delle mutandine di Eva Braun.

Una casa d’aste inglese, Humbert & Ellis Auctioneers, ha appunto ultimamente offerto al pubblico, all’interno del suo campionario di cimeli storici, un capo d’abbigliamento intimo appartenuto alla moglie di Adolf Hitler, morta insieme a lui, nell’aprile del 1945, nel bunker di Berlino mentre l’esercito sovietico entrava nella capitale del Terzo Reich.

L’oggetto messo in vendita consisteva in un paio di mutande di seta rosa e se lo è aggiudicato un offerente anonimo, che ha perfezionato l’acquisto via telefono durante un’asta che si è svolta di recente nella cittadina inglese di Towcester, nel Northamptonshire. Il prezzo finale a cui è stato battuto il cimelio risalente agli anni del nazismo corrisponde, riporta l’emittente americana Fox News, a oltre 4600 dollari.

Oltre alle mutande di Eva Braun, il misterioso acquirente si è aggiudicato anche un altro oggetto appartenuto alla donna e pubblicizzato durante la medesima asta organizzata a Towcester, ossia la “camicia da notte” della compagna del Führer.

I capi d’abbigliamento della moglie di Hitler non sono stati gli unici cimeli dell’epoca nazista offerti al pubblico da Humbert & Ellis Auctioneers. Nell’asta in questione è stato appunto messo in vendita, in aggiunta agli oggetti riconducibili a Eva Braun, un braccialetto d’oro, su cui campeggia una svastica, appartenuto alla moglie di Hermann Göring, figura di spicco del regime hitleriano.

La Bbc ha quindi sottolineato, citando alcuni battitori d’asta britannici, che vi sarebbe attualmente un interesse inesauribile verso i cimeli collegati ai protagonisti della Seconda guerra mondiale, che giustifica i prezzi da record a cui gli oggetti in questione, persino quelli di provenienza ignota, vengono smerciati”.

La notizia della vendita a quasi 5mila dollari delle mutande di Eva Braun ha immediatamente indignato le organizzazioni umanitarie del Regno.

Ad esempio, l’associazione antirazzista Hope Not Hate, per bocca del suo esponente Joe Mulhall, ha accusato Humbert & Ellis Auctioneers di "rinvigorire l'estrema destra" alimentando il mercato dei "feticci del nazismo".

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