L’attrice americana Jane Fonda è stata arrestata questo venerdì a Washington mentre manifestava per il clima.
La diva ottantunenne, riporta la Bbc, è stata appunto portata via dai poliziotti mentre protestava davanti al Campidoglio, nel pieno di una manifestazione contro il cambiamento climatico promossa dall’ong Oil Change International, impegnata a promuovere l’utilizzo delle energie rinnovabili.
L’attrice, con alle spalle tante battaglie a favore dei diritti civili e contro le ingiustizie, è stata ammanettata insieme ad altri quindici attivisti pro-ambiente. Le accuse formulate a loro carico dalle autorità sono "assembramento non autorizzato", "intralcio alla circolazione" e "schiamazzi".
Jane Fonda, nei giorni scorsi, aveva pubblicizzato sul suo sito web personale la propria partecipazione all’iniziativa di protesta organizzata questo venerdì a Washington da Oil Change International, dichiarando di volersi unire al movimento ambientalista poiché “stregata dall’incredibile mobilitazione creata dai nostri giovani”. La sua presenza davanti al Campidoglio insieme agli attivisti anti-cambiamento climatico era stata quindi da lei motivata appellandosi anche all’esigenza di “stare vicina all’epicentro della battaglia per la salvezza del nostro pianeta”.
Sempre sul proprio sito Internet, l’artista aveva inoltre in precedenza minacciato di prendere parte a iniziative di protesta ogni venerdì, fino a gennaio. Obiettivo di tali contestazioni a oltranza era persuadere le istituzioni ad adottare misure efficaci per fermare l’inquinamento.
La diva aveva contestualmente esortato i rappresentanti del movimento Black Lives Matter, attivo nel denunciare le violenze della polizia contri i cittadini di colore, e del Sunrise Movement, associazione dedita a evidenziare i benefici per l’occupazione derivanti da investimenti nell’energia verde, a dirigersi a Washington per unirsi alla manifestazione di questo venerdì indetta da Oil Change International.
È dal 2016, ricorda l’emittente britannica, che Jane Fonda si fa notare a cortei e a eventi pubblici di natura ecologista. Proprio in quell’anno, ad esempio, lei aveva trascorso il Giorno del ringraziamento a protestare, insieme appunto ad attivisti pro-clima, contro la costruzione dell’oleodotto Dakota Access Pipeline. Il mese scorso, inoltre, aveva arringato la folla a Los Angeles in occasione dello sciopero globale per l’ambiente.
Alcune recenti prese di posizione della paladina anti-ingiustizie hanno però fatto discutere, come quella di
manifestare il proprio sostegno alla sigla radicale Black Panthers, che si batte per l’istituzione di “pattuglie di cittadini armati” incaricate di “monitorare la condotta della polizia”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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