Usa minacciano sanzioni ai danni della Corte penale internazionale

La Casa Bianca accusa l’organo giudiziario di volere sottoporre a “processi politici” i militari Usa impegnati in Afghanistan

Usa minacciano sanzioni ai danni della Corte penale internazionale

Gli Usa minacciano sanzioni ai danni della Corte penale internazionale. A innescare lo scontro tra Washington e L’Aia è stato John Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Trump. Bolton, parlando a nome della Casa Bianca, ha minacciato “pesanti ritorsioni” contro l’organo giudiziario nel caso in cui quest’ultimo dovesse avviare indagini, per “crimini di guerra”, nei confronti dei militari statunitensi presenti in Afghanistan. Washington non ha mai ratificato la convenzione istitutiva della Corte.

Intervenendo a un convegno organizzato dalla Federalist Society, ente no-profit di ispirazione conservatrice, Bolton ha messo in guardia i giudici dell’Aia circa le sanzioni che Trump sarebbe deciso a imporre nei confronti di questi ultimi. Se l’organo giudiziario dovesse sottoporre a indagini per “crimini di guerra" i soldati e i funzionari dell’intelligence di Washington stanziati in Afghanistan, l’Amministrazione Trump sarebbe “pronta a combattere”: “Gli Stati Uniti adotteranno tutti i provvedimenti necessari a difendere i propri cittadini e quelli dei Paesi alleati dagli ingiusti processi intentati da quel tribunale illegittimo. I nostri valorosi soldati non possono essere vittime di indagini politicizzate, disposte da un collegio dominato da pregiudizi antiamericani. Negli ultimi mesi, i magistrati dell’Aia, influenzati dalla propaganda orchestrata dai nemici degli Usa, stanno rivolgendo il proprio rigore inquisitorio verso le truppe americane in Afghanistan. Contro i nostri ragazzi sta per essere avanzata una accusa assurda: crimini di guerra.”

Il consigliere per la sicurezza nazionale ha quindi precisato che il presidente Trump starebbe valutando un “ampio ventaglio” di ritorsioni: “Tra le misure sanzionatorie al vaglio delle autorità federali vi sono l’imposizione, ai danni dei giudici e dei procuratori dell’Aia, del divieto di ingresso in territorio americano, il congelamento dei beni di questi ultimi presenti negli Stati Uniti e l’avvio di procedimenti penali a carico dei magistrati della Corte penale internazionale.” Bolton ha poi definito l’organo giudiziario una “istituzione morta da anni”.

Infine, dopo avere minacciato sanzioni ai danni dei membri del collegio giudicante, l’esponente dell’Amministrazione Trump ha annunciato l’“imminente chiusura” degli uffici dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) situati in territorio statunitense: “Le nostre istituzioni saranno sempre al fianco di Israele. I delegati palestinesi, dal giorno della loro ammissione alle Nazioni Unite, non hanno fatto altro che sollecitare la Corte affinché sottoponesse a processo le autorità israeliane.

Per l’Olp e per i giudici dell’Aia, la decennale lotta del Governo israeliano contro il terrorismo internazionale non sarebbe nient’altro che una sequenza di abominevoli crimini ai danni di Palestinesi inermi. Gli Stati Uniti non possono più tollerare che l’Olp utilizzi il territorio americano per diffondere tale propaganda mistificatrice.”

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