Nei prossimi giorni, probabilmente già lunedì mattina, gli Stati Uniti potrebbero compiere un ulteriore passo avanti nella loro politica di allontanamento dalla Repubblica Islamica dell'Iran varata dall'amministrazione Trump. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, che cita le parole di funzionari governativi, il Dipartimento di Stato americano sarebbe infatti pronto ad inserire il corpo militare iraniano dei Guardiani della rivoluzione (noti anche come Pasdaran) all'interno della lista delle organizzazioni terroristiche riconosciute dagli Usa. La mossa, che arriva a un mese esatto dal primo anniversario dell'uscita di Washington dall'accordo sul nucleare iraniano, potrebbe tuttavia rivelarsi secondo gli esperti solo una semplice azione di propaganda, dato che negli ultimi anni i Guardiani sono già stati colpiti numerose volte dalle sanzioni americane in maniera indiretta. Dal 2007 infatti, l'unità di forze speciali dei Guardiani della rivoluzione specializzata nelle operazioni militari all'estero (la cosiddetta Forza Quds) è stata ripetutamente condannata dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti per il suo supporto al terrorismo, venendo descritta come la principale arma dell'Iran per il perseguimento della sua politica di sostegno ai gruppi terroristici e di insorti nel mondo.
Nel frattempo, sia il Pentagono che la delegazione iraniana presso le Nazioni Unite si sono rifiutate di rilasciare dichiarazioni in merito, probabilmente con l'intenzione di attendere fino al previsto annuncio di lunedì per decidere le contromisure da intraprendere. A prendere parola in favore della misura è stato invece il senatore repubblicano del Nebraska Ben Sasse, che in una nota ufficiale ha dichiarato come l'inserimento dei Pasdaran nella lista delle organizzazioni terroristiche sia importante nel contesto della strategia statunitense di pressione contro Teheran: "Una designazione formale con ciò che ne consegue è sicuramente qualcosa di nuovo, ma quei macellai dei Guardiani della rivoluzione sono terroristi da molto tempo". Posizione in linea con quella del Segretario di Stato Mike Pompeo, da sempre sostenitore della linea dura con l'Iran.
Di parere opposto l'ex sottosegretario di Stato per gli affari politici Wendy Sherman, già a capo dei negoziati diplomatici Usa - Iran sul nucleare, la quale ha espresso le sue preoccupazioni riguardo possibili implicazioni per le forze armate americane di stanza in Medio Oriente: "Ci si potrebbe persino domandare - poiché risulta difficile capire quanto questa azione possa essere fatta nel nostro interesse - se il Presidente non stia cercando di porre le basi per un eventuale conflitto. I Guardiani della rivoluzione sono già sottoposti a sanzioni e questa escalation non fa altro che mettere a repentaglio le attività delle nostre truppe nella regione". Già nel 2017 infatti il maggior generale iraniano Mohammad Ali Jafari (comandante dei pasdaran) avvertì il Presidente Donald Trump che se avesse proseguito nelle sue azioni intimidatorie i Guardiani avrebbero considerato l'esercito americano in giro per il mondo al pari di come viene considerato l'Isis.
Istituito nel 1979 in seguito all'instaurazione della repubblica come milizia paramilitare a servizio e protezione del clero sciita, il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica è oggi la più importante organizzazione militare presente in Iran, responsabile diretta dei programmi nucleare, balistico ed aerospaziale del Paese nonché custode ideologica dei valori della Rivoluzione khomeinista.
Nel corso degli anni i Guardiani della rivoluzione hanno infatti gradualmente acquisito sempre più potere, esercitando una notevole influenza sia sulla politica (molti parlamentari, ambasciatori, governatori di province e sindaci sono veterani del corpo) che sull'economia iraniana attraverso le fondazioni di beneficenza Bonyad Mostazafan e Bonyad Shahid va Omur-e Janbazan, sovvenzionate direttamente dal governo. Se gli Stati Uniti dovessero effettivamente designare i pasdaran come organizzazione terroristica, sarebbe il primo caso al mondo di una forza armata regolare inserita all'interno della lista nera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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