Continua il braccio di ferro tra la Casa Bianca e il Cremlino. E, in uno scenario apocalittico alla 007, il Pentagono teme che "le recenti attività delle navi e dei sottomarini russi vicino ai cavi di telecomunicazioni, che sul fondo del mare collegano interi continenti, possano essere le prove generali di un’operazione per interrompere le comunicazioni tagliando le dorsali tlc nel caso di un conflitto". A riportare l'allarme dell'intelligence americana è il New York Times citando fonti governative.
Negli ultimi mesi la Marina e i servizi segreti americani hanno rilevato una crescente attività russa lungo i percorsi dei cavi sul fondo degli oceani. Dal Mare del Nord alle acque dell'Asia nord-orientale fino alle acque vicine alle coste statunitensi. Il New York Times cita il caso dello scorso mese della nave spia russa Yantar, equipaggiata con due battiscafi senza equipaggio, che ha attraversato le acque tra la Florida e Cuba dove passa uno dei grandi cavi di tlc sottomarini vicino alla base americana di Guantanamo.
Dalla Us Navy fanno notare che i due mini-sommergibili sono in grado di raggiungere profondità di diversi chilometri e hanno braccia estensibili in grado di poter recidere qualsiasi cavo. "Come è già successo nel Mediterraneo nel 2008 - sottolineano al Pentagono - i cavi vengono tagliati per errore ed immediatamente riparati".
Ma questa volta l’attività sospetta dei russi sembra proprio concentrata su individuare i punti vulnerabile della vasta rete a grandissima profondità dove un’interruzione sarebbe estremamente facile da realizzare quanto complicata da riparare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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