L'ennesimo rinvio. Ormai quasi non fa più notizia. La Corte suprema indiana ha deciso di spostare a dopo le vacanze estive, che terminano l’1 luglio, tutti i casi iscritti oggi, compreso l’avvio della discussione del ricorso dei fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone contro la polizia investigativa Nia.
I giudici esamineranno quindi solo alcuni casi riguardanti la possibile applicazione della pena di morte. La decisione del presidente dell’aula n.3 della Corte Suprema, Anil R. Dave, di rinviare l’esame è stata puramente tecnica ed ha riguardato non solo il caso dei Fucilieri di Marina italiani, ma tutti i 25 che dovevano essere discussi oggi. Questo perché in una seconda lista supplementare pubblicata sul sito internet della Corte ieri sera è stato aggiunto all’ultimo momento un nuovo caso, il n.26, che si trascina da anni a vari livelli della giustizia indiana (Stato dell’Uttar Pradesh e altri contro Neeraj Chaubey ed altri) in cui gli imputati sono passibili di pena di morte.
Il giudice Dave ha deciso a questo punto di dare la precedenza all’esame di questa vicenda, rinviando tutti gli altri casi a dopo le vacanze estive della Corte (17 maggio-30 giugno 2015). E pensare che gli stessi giudici indiani, nell’udienza del 9 aprile scorso, avevano stigmatizzato le tattiche, da loro definite dilatorie, della difesa italiana per rinviare l’inizio del processo.
"Marò, ancora un rinvio in India! Basta!!! Resti in Italia
Massimiliano Latorre e si faccia rientrare subito Salvatore Girone!", scrive su twitter Elio Vito (Fi) presidente della commissione Difesa di Montecitorio, che invia il tweet all’account del presidente del Consiglio, Matteo Renzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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