Venezuela, il Papa non prende posizione su Maduro: "Non è prudente"

Francesco ha spiegato ai giornalisti sull'aereo da Panama il motivo delle sue frasi riguardo la crisi in Venezuela. Si è cos' smarcato dai vescovi venezuelani e ha confermato la linea del dialogo

Venezuela, il Papa non prende posizione su Maduro: "Non è prudente"

Papa Francesco non prende posizione su Nicolas Maduro e sulla crisi di potere in Venezuela. E ha spiegato il motivo di questa scelta ai giornalisti all'interno dell'aereo che lo ha portato da Panama a Ciampino. "Io do il mio sostegno a tutto il popolo venezuelano, che si trova in sofferenza: se cominciassi a dire di fare attenzione, a quei Paesi, entrerei in un ruolo che non conosco e sarebbe una grave mancanza di prudenza pastorale da parte mia. Sarebbe un danno". Queste le parole con cui il pontefice ha motivato la decisione di non assecondare l'Episcopato del Venezuela che ha dichiarato illegittimo il mandato presidenziale di Maduro.

Il Papa ha poi continuato: "Le parole che ho usato a Panama le ho pensate e ripensate". "Ho manifestato vicinanza, ho espresso i miei sentimenti: provo sofferenza. Io voglio bene a tutto il popolo venezuelano che sta soffrendo. Non posso mettermi in un ruolo che non conosco, sarebbe un'imprudenza. Il popolo soffre. So quello che sta passando. Io voglio una soluzione giusta e pacifica, e non voglio il sangue". Parole che sono sembrate un chiaro intento di smarcarsi dalle pressioni dei vescovi locali e che ricordano l'incontro che c'è stato con Jose Luis Zapatero, ex premier spagnolo, che vide il Papa rientrando dalla sua missione a Caracas come osservatore internazionale alle elezioni.

Francesco ha detto che ciò che teme di più in questo momento è la violenza. "Mi fa paura lo spargimento di sangue", ha detto il Papa, e per questo, ha continuato, "chiedo grandezza d'animo a quelli che possono aiutare a risolvere il problema". "Il problema della violenza mi atterrisce.

Dopo tutto lo sforzo fatto in Colombia, quello che è accaduto nella scuola dei cadetti di polizia è spaventoso. Devo essere un pastore. E se hanno bisogno di aiuto, che si mettano d'accordo e lo chiedano". Una scelta che a molti ha fatto storcere il naso, ma che rientra nella strategia di Bergoglio per l'America latina.

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