Non è la prima volta che la cattedrale romanico-gotica di Vienna fa da palcoscenico per i concerti rock. Lo scorso anno tra croci e altari si era esibito, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, Thomas Neuwirth, in arte Conchita Wurst, la drag queen con la barba divenuta celebre in tutto il mondo dopo aver vinto il festival Eurovision.
Quest’anno, invece, ad andare in scena tra fumi e luci psichedeliche, per promuovere un progetto contro la diffusione dell’Hiv in Sudafrica, è stata una nuova opera rock, Jedermann, interpretata dall'attore austriaco Philipp Hochmair, protagonista di varie pellicole a sfondo omosessuale, che, contornato da ballerini mascherati da demoni, ha deliziato il pubblico cantando mezzo nudo dalla balaustra dell’altare.
Niente di strano per il cardinale austriaco Christoph Schönborn, che ha assistito compiaciuto alla performance artistica assieme all'attivista Lgbt, Gery Keszler, promotore della raccolta fondi. Una vera e propria amicizia, quella tra i due, tanto che il porporato avrebbe pure benedetto Keszler e il suo compagno durante un rinfresco per la Festa dell'Assunta. Un aneddoto, questo, raccontato pubblicamente dallo stesso Kezsler, suscitando la smentita di sua eminenza, che ha fatto sapere, secondo quanto riferisce il quotidiano La Verità, di aver impartito la benedizione ai due non come coppia gay ma semplicemente perché erano tra i suoi “ospiti”.
Le iniziative al limite tra sacro e profano o che promuovono la cultura omosessuale, tuttavia, non sono nuove all’interno del duomo di Vienna, dove lo scorso ottobre è stata allestita una mostra fotografica in cui “l’incontro tra Occidente e Oriente” era rappresentato da due figure femminili intente a scambiarsi un bacio saffico. Per questo l’esibizione di Hochmair ha suscitato non poche polemiche. «Mi vergogno della mia Chiesa, niente è più santo per noi”, ha scritto in un articolo pubblicato su un quotidiano austriaco don Johannes Maria Schwarz.
“La chiesa è il luogo sacro di un evento divino, e il più sacro di questi luoghi sacri nella chiesa è l'altare”, ha ammonito il sacerdote. Ma, per ora, sembra che per i vertici della diocesi austriaca non ci sarebbe nulla di male nel trasformare la cattedrale in discoteca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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