Il virus colpisce Miami, ma due imprenditori italiani resistono alla paura

Sono due ragazzi italiani che hanno trovato fortuna negli States. Hanno fondato due marchi di successo: "Gelato-go" e "Pasta-go". E non si arrendono alla crisi

Il virus colpisce Miami, ma due imprenditori italiani resistono alla paura

Sono fuggiti dall’Italia. Come tanti giovani che cercano fortuna altrove. Sono andati in cerca di uno spazio vitale negli States, a Miami, in particolare. Per chi ancora non li conoscesse tra le vie di quella fantastica città americana, loro sono Alessandro Alvino e Domenico D’addio: due ex-compagni di scuola qualunque. Ora imprenditori di successo. Hanno cominciato quasi per gioco, con pochissimo capitale, frutto di qualche risparmio e senza esperienza specifica, salvo quella di un amico che il gelato buono lo faceva in un grazioso paesino vicino Caserta. Nel cuore del Belpaese.

E così hanno avviato un’attività, rigorosamente secondo i canoni del Made in Italy, che si è sviluppata in misura più che apprezzabile. Hanno creato "Gelato-go", nato ormai nel lontano 2013 in Ocean Drive, nel salotto di Miami Beach. Ora conta globalmente 17 gelaterie non solo in Florida, ma anche in California e a Hong Kong. La formula che ha consentito lo sviluppo è stata quella del franchising che ha affiancato la gestione diretta e ha consentito ai due imprenditori di contare su numerosi punti di presenza.

Nel tempo, infatti, hanno imparato a conoscere il mercato e cogliere le opportunità che esso offriva: proprio questa esperienza e l’organizzazione messa in piedi ha permesso loro di offrire ai franchisees servizi e localizzazioni di successo. Ancora su questa strada, si sono anche offerte alcune opportunità nelle aree vicine alla pasticceria e alla ristorazione, col nuovo concept di pasta italiana "Pasta-go".

"Per certi versi abbiamo seguito il gusto del consumatore, ma per altri il consumatore si è evoluto per l’offerta della tradizione italiana e dei suoi prodotti di eccellenza, tutti rigorosamente di importazione", fanno sapere i due imprenditori. Sul più bello però il diavolo cerca sempre di metterci la coda. Così, improvvisamente, tutto si ferma e la gelata scende anche alle altitudini tropicali: "Il Covid-19 arriva implacabile anche qui". Prima Hong Kong. Poi anche Miami, la città del divertimento, delle discoteche, delle spiagge bianche infinite, si svuota, allontanando i turisti e chiude in casa i residenti. E così anche nella attivissima Los Angeles.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, reagisce con il lockdown. Gli hotel di Miami Beach vengono chiusi tramite il mandato del governatore della Florida, il repubblicano Ron DeSantis. E la California dichiara lo stop generale dei business. Chi non ha una struttura aziendale snella ed efficiente, chiude. "Gelato-go" e "Pasta-go" rientrano nella categoria degli "essential business" e continuano a operare con i delivery e take-out. Producono cibo e lo consegnano a domicilio.

Nel frattempo, Trump promuove i finanziamenti agli imprenditori e sussidi ai disoccupati: Sba loans, Paycheck protecion program, Simolous checks diventano le nuove parole chiave per la sopravvivenza. Tante aziende sperano in un aiuto del Paese. È la globalizzazione bellezza che questa volta mostra il suo lato peggiore. Un volto fatto di paura e morte.

"Resistere, resistere, resistere per non mandare in malora quanto realizzato con sacrificio e passione. E per non pregiudicare quello che faremo", spiegano i due. "Arriveranno gli aiuti finanziari promessi dal governo Usa? E quando? Una cosa è certa, noi non ci arrenderemo comunque".

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