Almeno trecento prigionieri sono stati fatti evadere oggi da un carcere nella zona di al-Muqalla, nello Yemen, dove sono entrati in azione i miliziani di al-Qaida.
Tra le persone che hanno lasciato le mure della prigione ci sarebbe anche Khalid Batarfi, uno dei comandanti regionali dell'Aqap. I miliziani stanno cercando di approfittare della situazione caotica del Paese e della mancanza di un potere centrale per perseguire i propri obiettivi, mentre forze governative e ribelli continuano a lottare per la supremazia.
Mentre continuano le operazioni della coalizione panaraba guidata dall'Arabia Saudita, questa mattina da Aden arrivavano notizie dello sbarco di truppe straniere nella città portuale. La notizia, riportata dalla Reuters, è stata poi ridimensionata. Si sarebbe trattato di uomini a bordo di una nave cinese, ormeggiata per evacuare cittadini bloccati in Yemen. Ma c'è anche chi non esclude la presenza di incursori egiziani.
Secondo quanto scriveva questa mattina al-Jazeera, l'avanzata verso sud dei ribelli houthi non è stata contrastata efficacemente dalle azioni dal cielo guidate dai sauditi. I carri armati dei miliziani sono entrati nel centro di Aden, roccaforte del presidente Hadi, con il portavoce del gruppo che sottolineava: "Le vittorie ad Aden oggi imbarazzano e fanno tacere gli Stati aggressori".
Ad Aden, roccaforte governativa, si continua a combattere e sarebbero una cinquantina i morti, tra i quali ci sarebbero
anche diciotto civili e sei membri dei comitati popolari, a quanto hanno detto le milizie governative. Il distretto centrale della città sarebbe nelle mani degli houthi e dei loro alleati, così come il compound presidenziale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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