Lo Stato islamico ha pubblicato il 199° numero del settimanale al-Naba, ma YouTube, una delle migliori piattaforme per il reclutamento dei giovani jihadisti, dovrebbe fare di più per arginare la propaganda delle organizzazioni terroristiche.
Dallo scorso venti agosto, sulla piattaforma web che consente la condivisione e visualizzazione in rete di contenuti multimediali, abbiamo scoperto numerosi canali che promuovono la propaganda dello Stato islamico. La maggior parte degli iscritti a questi canali si mostrano chiaramente propensi alla propaganda dello Stato islamico, formando una sorta di road map digitale che andrebbe monitorata con attenzione. Nonostante le parole utilizzate nelle descrizioni dei video e nei messaggi, i canali non sono stati identificati dall’intelligenza artificiale di YouTube.
I jihadisti amano distorcere la realtà, mentre la strategia mediatica occidentale per confutare tali posizioni resta debole. In un’era in cui i social dominano, l’Occidente non dovrebbe lasciare questo terreno all'iniziativa dei terroristi per l'impatto che queste distorte campagne informative possono avere sull'opinione pubblica.
Testi come il "Media Operative, You Are a Mujahid, Too" sono stati erroneamente giudicati come semplice propaganda dall’Occidente. Rappresentano, invece, dei validi strumenti per comprendere la logica alla base della strategia mediatica e di propaganda dello Stato islamico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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