da Montecarlo
Martedi nero a Montecarlo. Andreas Seppi e Filippo Volandri sono usciti dal torneo. Per questanno ai tifosi italiani, che sono tanti, non rimane che adottare uno straniero. Peccato, perché il tennis, secondo una ricerca fatta di recente, nel nostro Paese risulta in crescita, manca solo il campione. In verità Seppi è uscito con lonore delle armi. Ha superato le qualificazioni. Ha battuto il russo Gabashvili e ieri si è arreso a Roger Federer 7-6, 7-6. «Ringrazio gli italiani - ha detto al microfono Seppi -, mi spiace non aver potuto fare di più!». A me dispiace solo che il ragazzo che abbiamo visto in campo ieri era un gigante in confronto al fantasma che si è arreso allisraeliano Sela in Coppa Davis. «Si tratta di stabilire quale dei due Seppi sia quello vero!», ha affermato Bertolucci. «Nel tennis quando non si ha niente da perdere tutto è molto più semplice». Speriamo che il nostro giocatore trovi il modo di mettere in campo il meglio di sé. Quella di Volandri è ultra storia. Lunico azzurro inserito dautorità in tabellone si è arreso a Massu per 4-6, 7-5, 6-3. Lanalisi dellincontro è stata amara: «Sono andato in vantaggio 6-4, 5-4, 30-0, non per merito ma perché lui giocava peggio di me. Ero fuori palla. Mi sentivo stanco, sfiduciato. Perso il secondo ho subito il contraccolpo. Sono precipitato 0-3 e da lì mi è stato impossibile risalire». Questa è la triste realtà di una giornata nera.
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