Dopo aver incassato la fiducia di Barack Obama e Hillary Clinton, per Mario Monti è il momento di convincere anche i mercati americani a credere nelle misure adottate dal suo governo. Così nel primo pomeriggio (quando in Italia è già ora di cena) il premier italiano andrà a Wall Street dove vedrà, rigorosamente a porte chiuse, "i grandi investitori americani". Un incontro criticato dall'europarlamentare leghista Mario Borghezio che si chiede: "Perché stupirsi e inorgoglirsi - come fanno tutti i maggiori media pubblici e privati - per l’accoglienza trionfale con cui Monti è stato accolto a Washington? È uno dei loro, infatti: come pensare quindi che non potesse essere accolto altrimenti un così autorevole (ex) dirigente europeo della Trilaterale e membro importante del Bilderberg?"
Prima però il presidente del Consiglio ha visitato la sede del New York Times e quella dell'agenzia di informazioni finanziarie Bloomberg. In serata, invece, Monti andrà all'Onu, dove incontrerà il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, e il presidente di turno del Consiglio di sicurezza, l’ambasciatore del Togo Kodjo Menan.
Parlando con i giornalisti, il premier ha commentato anche la politica interna. Parlando dei 2400 emendamenti presentati al disegno di legge sulle liberalizzazioni ha detto: "Non li ho ancora letti tutti".
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