Paola Bulbarelli
Una volta era così. Stava scritto a chiare lettere e stampato in stupende fotografie nel libro Il ritratto delleleganza, titolo anche di una mostra sugli abiti della prima organizzato da Vogue grazie allimprenditore Massimo Gatti. Racchiudeva la storia del bel mondo di allora, tanto diverso da quello di oggi. Decine di immagini in bianco e nero a testimoniare cosa voleva dire vestirsi bene per un evento tanto importante qual è sempre stata la serata inaugurale del Piermarini. Nostalgia? Sì, tanta. È almeno questo il coro di chi quel mondo lha toccato con mano e che ora non lo ritrova più.
«È tutto cambiato. Altri tempi altra società». A parlare è Lella Curiel, grande stilista milanese che ha la prima nel Dna. Sua madre Gigliola preparava negli anni Cinquanta e Sessanta quasi quaranta abiti per levento più importante del teatro. Anche Lella negli anni passati non è stata da meno. E pure ora, nonostante le cose siano così profondamente cambiate, rimane la stilista di riferimento della serata della Scala. «Un tempo labbonamento assicurava la prima, alternativamente, al turno a o al turno b. Ora ci sono solo i biglietti e gli abbonati sono tagliati fuori. In questo modo la prima non appartiene più allaristocrazia e allalta borghesia milanese, amanti davvero della lirica, che attendono il loro turno. È una Scala istituzionale, più presidenti, più politici». Questa prima ancora tutta da scrivere invece fa a gara nello sfornare nomi e abiti in anticipo, pronta anche alle cantonate: capita spesso che le signore burlone dicano di essere vestite da tizio e arrivino con un abito di caio. Tra bugie (tante) e verità (difficili da individuare) si scopre che il sindaco vestirà Armani (non Valentino come sembrava in precedenza) e sarà seguita nella scelta da Serena Autieri e Anna Kanakis. Che Eliana Miglio, moglie di Paolo Glisenti (responsabile dei rapporti istituzionali del Comune di Milano) avrà una mise di Giò Guerrieri, Cecilia Colussi di Gianfranco Ferrè, Sabrina Colle di Blumarine, mentre Valeria Marini catalizzerà lattenzione con un abito di Ermanno Scervino.
Tra gli stilisti melomani (sera detta certa la presenza di Armani e Ferrè ma pare non ci sia nessuno dei due) dovrebbe esserci Donatella Versace, accompagnata da Rupert Everett. Comunque sia è una gran festa. Al Caffè dellOpera in via Manzoni si stanno preparando addobbando il bar in rosso e nero in onore del Milan e con scatole di cioccolatini con cd di Verdi.
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