
L'amore di una donna e la religione non sono mai andati di pari passo. Ne sapeva qualcosa padre Ralph che quel binomio lo aveva portato nelle case e nell'immaginazione collettiva di un pubblico soprattutto femminile. Eppure Richard Chamberlain - scomparso ieri per un ictus il giorno prima di compiere 91 anni - con l'altra metà del cielo non ha mai avuto grande dimestichezza. Omosessuale latente, ebbe una relazione con un collega all'inizio degli anni Settanta, prima di essere stanato dalla rivista rosa francese Nous deux che nel dicembre 1989 ne aveva rivelato le inclinazioni. Il coming out è del 2003 quando Chamberlain, ormai quasi settantenne, nella sua autobiografia Amore infranto confessa che in adolescenza dire di «essere gay era peggio che essere un assassino, per questo ho avuto paura» e annuncia il suo legame con Martin Rabbett, collega e produttore che ieri ha commentato: «Ora Richard è con gli angeli».
L'aneddotica racconta anche che in un provino per Uccelli di rovo ebbe difficoltà con Jane Seymour. In una scena di sesso, la donna, fresca di parto, perse latte materno sul petto dell'attore americano provocandone il disappunto. Per la parte femminile poi la produzione scelse Rachel Ward ma va detto che Chamberlain non fu solo padre Ralph anche se fu soprattutto padre Ralph.
Avendo avuto in sorte una lunga vita ha fatto da ponte a generazioni diverse di colleghi. Dopo aver recitato al fianco del mito Steve Mc Queen, dell'icona del fascino maschile Paul Newman e del famoso William Holden ne L'inferno di cristallo - era il 1974 - ha tenuto a battesimo una giovanissima Sharon Stone in Allan Quatermain e le miniere di re Salomone (1985) in cui interpretava un cacciatore che s'innamora di un'esploratrice e - dopo avventurose avversità nell'Africa nera - corona la sua conquista.
Aramis nei I tre moschettieri (1973) che difendono Costanza-Raquel Welch e sfidano Milady-Faye Dunaway, Richard Chamberlain veste più volte i panni del bello, elegante e gentiluomo. Accade nel ciclo di Dumas cui si aggiunge il tardivo Il ritorno dei tre moschettieri (1989) e Il veneziano, vita e amori di Giacomo Casanova. Ma non solo. Fu anche il primo samurai non giapponese in Shogun che poi divenne una miniserie tv accanto a titoli famosissimi come Il dottor Kildare, precursore di molte fiction di medicina, e più tardi perfino Nip/Tuck, Desperate housewives e Twin peaks. È un segno dei tempi e delle tendenze di un Chamberlain da commedia che, già nel 2007 con Io vi dichiaro marito e...
marito, aveva dato prova delle sue capacità comiche sposando un amico carissimo, rimasto vedovo, che voleva salvare il testamento a favore della moglie morta prima di lui e non aveva altra scelta che trovare una persona di sua stretta fiducia. L'impensabile era diventato normalità.
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