Morto David Greenglass: la spia del "Caso Rosenberg" che aiutò i sovietici

L'uomo è morto a 92 anni lo scorso luglio. Accusò la sorella e il cognato condannandoli a morte. Confessò di essere colpevole 50 anni dopo

David Greenglass
David Greenglass

È morto negli Stati Uniti, all'età di 92 anni, David Greenglass. Spia surante la Guerra fredda, l'uomo scontò 10 anni di prigione per aver avuto un ruolo nella consegna di alcuni segreti sul nucleare all'allora Unione Sovietica.

A dare la notizia della scomparsa sono stati i figli di Julius e Ethel Rosemberg, Michael e Robert, precisando che la morte dell'uomo risale allo scorso 1 luglio. Julius e Ethel erano rispettivamente il cognato e la sorella di Greenglass, condannati alla sedia elettrica nel 1953 proprio dopo la testimonianza dell'uomo. Greenglass nel dopoguerra divenne una spia e passò informazioni ai sovietici custoditi nella base di Los Alamos, in New Mexico. All'epoca dei fatti accusò i due coniugi. Questo caso, passato alla storia come "Caso Rosenberg" e divenuto il più clamoroso caso di spionaggio della guerra fredda, ha diviso l'opinione pubblica americana tra colpevolisti e innocentisti.

La spia, accusando Julius e Ethal, fu condannato solo ad una decina di anni di carcere, trascorsi i quali andò a vivere in una località segreta cambiando nome.

Dopo cinquant'anni è stato un giornalista a rintracciarlo e a fargli ammettere che aveva mentito ad accusare la sorella e il cognato. Greenglass successivamente divenne attivista per la pace a Cuba e in Vietnam.

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