Moschea bloccata a San Siro. E una spunta in via Padova

Fi festeggia, ma il Pd nel Municipio ci spera ancora. La leghista Sardone: "Fermiamo un altro cantiere"

Moschea bloccata a San Siro. E una spunta in via Padova
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Bloccato il cantiere della moschea abusiva che stava sorgendo nel silenzio più assoluto tra via Gianicolo e via Capecelatro, in zona San Siro. Sui social scrive e canta «vittoria!» il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico che per primo, una decina di giorni fa, ha acceso il faro sugli strani lavori in corso, e ha denunciato il caso a prefetto, Comune e polizia locale. «I lavori nel centro culturale sono stati bloccati» ha annunciato ieri dopo aver ricevuto chiamate dei residenti e la conferma dal Comune, che gli ha girato anche le carte con cui gli uffici tecnici hanno ordinato all'architetto dell'Associazione La Misericordia di «sospendere immediatamente le opere» oggetto della Cila (la comunicazione di inizio lavori) inviata dall'ente islamico solo il 13 gennaio, quando il caso era già esploso, e risultata non ammissibile. «Nel leggere le carte, pur non essendo un architetto, mi è apparso chiaro che ci fossero diverse omissioni e anomalie, oltre al fatto che la Cila è stata presentata lo stesso giorno in cui ho denunciato alla Polizia locale l'avvio dei lavori - sottolinea De Chirico -. Per questoho presentato un ulteriore accesso agli atti per ricevere l'autorizzazione o il diniego rilasciati dallo Sportello Unico Edilizia. La poca trasparenza della Fondazione è dimostrata anche dal fatto che i post e il video che annunciavano la realizzazione della moschea sono stati rimossi». Aggiunge di aver visto «di persona che gli operai non indossavano neanche le protezioni necessarie». Invita a continuare a firmare la petizione lanciata da Fi. La direzione Rigenerazione urbana nell'atto scrive che la Cila presentata per opere interne a un'autorimessa rileva diversi «contrasti» e manca l'autorizzazione di Ats per lavori nei seminterrati, mancano il progetto di fognatura, non risulta chiaro il tipo di intervento previsto per la pavimentazione. Il sopralluogo del 15 gennaio ha rilevato mancanza di documenti, lavori non dichiarati nelle tavole di progetto. É scattata la procedura di «inammissibilità», fatto salvo il diritto di presentare eventuali memorie o fare ricorso al Tar. La presidente del Municipio 7 Silvia Fossati parla di «sospensione dei lavori per mancanza di documentazione e difformità. Il Comune attende ora integrazioni ma nel frattempo lavori sospesi. Continuiamo a lavorare per garantire il rispetto delle regole senza fare allarmismo». Per il Pd la partita è ancora aperta. «La battaglia non è finita, dobbiamo vigilare affinché quei lavori non riprendano più» avvertono invece gli esponenti FdI Marco Bestetti e Antonio Salinari.

E la consigliera e eurodeputata della Lega Silvia Sardone avverte che «un'altra moschea abusiva sta spuntando in via Padova, i residenti allarmati segnalano lavori dentro uno stabile in Via Paruta 62. Basta cercare su Google per rendersi conto che non si nascondono nemmeno.

Si tratterebbe della Moschea Baitul Maamur e sui motori di ricerca si vedono le foto dei lavori in atto in un capannone con commenti di alcuni membri. Il rischio serio è che si tratti dell'ennesimo abuso. E sarebbe il quarto centro di preghiera islamico nella stessa area. Chiederò subito al Comune di attivarsi e di bloccare eventuali illeciti».

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