Mostre: a Viareggio i capolavori della collezione di Ugo Ojetti

Capolavori del primo '900 e collezionismo d'epoca sono in mostra dal 26 giugno al Centro Matteucci per l'Arte Moderna di Viareggio per la grande rassegna dal titolo «Da Fattori a Casorati»

Capolavori del primo '900 e collezionismo d'epoca sono in mostra dal 26 giugno al Centro Matteucci per l'Arte Moderna di Viareggio per la grande rassegna dal titolo «Da Fattori a Casorati. Capolavori dalla Collezione Ojetti».
Opere di Borrani, Signorini, Pellizza da Volpedo, Ghiglia, Anreotti, Berti e naturalmente Fattori e Casorati in una preziosa selezione che, a mezzo secolo di distanza, per la prima volta ripropone la raccolta di Ojetti (1871-1946), noto scrittore e critico, per trent'anni responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera. Un'impresa di grande difficoltà, che ha comportato una ricostruzione, la più rappresentativa possibile, di quanto Ojetti aveva riunito nella magnifica villa Il Salviatino sui colli di Settignano. Si è trattato infatti di andare a ritroso, alla ricerca di ciò che lo scrittore, giornalista e critico acquistò molto oculatamente e riunì in decenni di ricerche e frequentazioni di artisti e galleristi. Per molti versi quella che prende il via sabato 26 giugno al Centro Matteucci per l'Arte Modena di Viareggio è una mostra-manifesto dell'attività della nuova associazione culturale fondata e voluta da Giuliano Matteucci, conoscitore della pittura italiana dell'Ottocento. Tra i principali obiettivi del Centro ci sono infatti la documentazione e la presentazione del l'arte moderna, in particolare il periodo che va dall'Unità d'Italia agli inizi del nuovo secolo, valorizzando il collezionismo d'epoca.
Banco di prova, davvero complesso, è stato il tentativo di ricomporre un'importante collezione come quella di Ugo Ojetti. Si è trattato di andare a ritroso, alla ricerca di ciò che lo il critico riunì, in decenni di ricerche e frequentazioni di artisti e galleristi. Già all'indomani della morte (1946), infatti, il suo patrimonio fu oggetto di una dispersione che si completò con la cessione della villa, trasformata in albergo. Arredi, opere d'arte, ma anche il grande archivio, vennero ceduti in momenti e ad acquirenti diversi, rendendo difficile risalire all'intero compendio artistico-documentario.
Le ricerche condotte in previsione della mostra hanno consentito di ridare innanzitutto forma ai documenti d'archivio (molti dei quali inediti e inesplorati) e, grazie a questi, risalire all'ingente collezione. Il lungo lavoro ha evidenziato come i nuclei originari e fondanti risultino le ricche raccolte dell'Ottocento e del primo Novecento, in cui trovavano posto sezioni monografiche dedicate ai Macchiaioli tra cui Giovanni Fattori, a Oscar Ghiglia e Libero Andreotti.

Il risultato di questo lungo lavoro è godibile nella mostra fino al 12 settembre, nelle sale restaurate della palazzina liberty sede del Centro Matteucci e, dal 25 settembre al 28 novembre nella Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.

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