Tina Anselmi e Nilde Iotti rappresentano le due colonne portanti della pantheon femminile del Pd. Due donne, fra le prime a impegnarsi in politica in Italia, provenienti dalle tradizioni partitiche più importanti della Repubblica: quella democristiana e quella comunista.
Eppure le due vestali della tradizione a cui il Partito Democratico si richiama non devono essere troppo note ad Antonella Gramigna, componente dell'assemble provinciale piddì di Pistoia. Che nel celebrare la memoria della Anselmi, scomparsa ieri ad 89 anni, pubblica su Twitter una foto di Nilde Iotti. La gaffe non è sfuggita agli osservatori più attenti, che hanno subissato la Gramigna di critiche e battute sarcastiche.
L'esponente toscana del Pd ha peraltro fatto marcia indietro non appena si è accorta dell'errore (per la verità piuttosto macroscopico) adducendo a propria discolpa lo "stato febbrile" in cui si trovava.
Ma non è tutto. La Gramigna è finita nel mirino delle polemiche anche per il messaggio con cui accompagnava la foto pubblicata: "Ciao Tina, sei stata un grande esempio per tutte noi. Continueremo anche per te, oggi più che mai. #BastaunSì per la parità di genere.
Che la terra ti sia lieve."Parole che hanno alimentato le critiche da parte di molti internauti pronti ad accusare la Gramigna di "sfruttare la morte della Anselmi" per fare propaganda prima del referendum.
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