I punti chiave
Dopo le disastrose libere di giovedì notte, le qualifiche del Gran Premio di Las Vegas forniscono un verdetto agli appassionati della Formula 1: stavolta le Ferrari potrebbero puntare con decisione alla vittoria. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno infatti dominato in lungo e in largo nella sessione notturna di qualifiche sul nuovo tracciato cittadino, riuscendo ad infliggere distacchi interessanti al campione del mondo Max Verstappen. La pole position va al monegasco, sempre il più veloce della compagnia mentre lo spagnolo sarà costretto a partire dalla 12a posizione per l’ingiusta penalizzazione inflitta dagli stewards dopo l’incidente all’inizio dell’FP2 che aveva distrutto la sua SF-23. Finora ogni volta che Leclerc è partito dalla pole non è mai riuscito a vincere un gran premio: vedremo se la maledizione finirà proprio nella capitale del gioco d’azzardo nella gara di domenica mattina.
Q1, disastro McLaren
L’avvicinamento alla sessione notturna di qualifiche è stato turbato dall’incidente di Alex Albon, andato a muro all’uscita di curva 15 con la relativa bandiera rossa che aveva impedito a diversi piloti, inclusi Verstappen e Leclerc, di mettere un giro veloce con le soft. Questo spiega come mai il tempo migliore della FP3 sia andato a George Russell con altre due presenze non comuni nei piani alti della griglia come Piastri e Sargeant. In realtà l’ultima sessione di libere è stata dedicata da diverse squadre a testare il setup con le medie, con la Ferrari di Leclerc più veloce grazie al basso carico aerodinamico, soluzione peraltro già vista nelle prove di giovedì. Dopo il caos della FP2, una sessione senza grossi problemi è proprio quel che ci voleva per far tornare qualche sorriso in un paddock ancora scosso dalle polemiche.
Ancora prima della bandiera verde, le qualifiche di Lance Stroll si complicano non poco: per aver superato una vettura in regime di bandiera gialla, il pilota statunitense si becca cinque posti di penalizzazione in griglia e tre punti in meno sulla sua Super Licenza. Al pronti via, tutte le vetture montano le soft, con Charles Leclerc che conferma la competitività della SF-23 mettendo il tempo più veloce: il suo 1:34.072 dimostra come la pista stia diventando sempre più veloce. Sette decimi più lento Sainz, con Verstappen a quasi un secondo di distacco: il campione del mondo si rifà poco dopo, riducendo il distacco dal monegasco a soli 11 centesimi. Le distanze tra le varie scuderie non sono però importanti ed a pagarne le conseguenze è la McLaren: entrambe le monoposto della casa di Woking finiscono fuori al Q1, con Norris che viene beffato dall’Alpha Tauri di Ricciardo per soli 20 millesimi di secondo. Salutano la compagnia anche Zhou, Ocon e Tsunoda.
Q2, Hamilton e Perez out
Quando le vetture tornano in pista, Sergio Perez sembra partire col piede giusto, scippando la pole provvisoria a Leclerc per un solo millesimo di secondo. L’Aston Martin di Fernando Alonso riesce a far meglio di tutti, rompendo per prima la barriera dell’1:34 mentre le Williams di Albon e Sargeant confermano i passi avanti visti in questo weekend risalendo fino alla quinta ed ottava posizione. Ad otto minuti dalla fine, Hamilton e Verstappen scendono in pista per mettere un tempo veloce, con il campione del mondo che riesce a scavalcare il britannico per 23 centesimi. Non ci vuole molto prima che Leclerc ribadisca che, almeno questo fine settimana, la Ferrari sembra avere qualcosa in più: il suo 1:32.834 è più veloce di circa un secondo nei confronti della Mercedes con il compagno di squadra Sainz che riesce a limitare i danni a mezzo secondo, salendo in seconda posizione.
Il nuovo circuito di Las Vegas sta rimescolando le carte, consentendo a diversi piloti di fare meglio del solito: l’alfiere della Haas Kevin Magnussen, ad esempio, si assicura il quarto posto provvisorio. Altre scuderie, invece, hanno decisamente più problemi a trovare il setup giusto per un giro veloce: a pochi minuti dalla fine, nonostante un tempo non stratosferico, Perez rientra ai box convinto di aver fatto abbastanza. A meno di un problema tecnico, una scelta azzardata che si rivela disastrosa. La beffa arriva proprio negli ultimi minuti della Q2, con il pilota messicano e Lewis Hamilton che vengono superati in extremis per meno di un decimo di secondo dal redivivo Valtteri Bottas, decisamente in palla con l’Alfa Romeo. Eliminazione dolorosa per l’ex campione del mondo, che alla team radio ammette candidamente che non ne aveva di più.
Q3, è dominio Ferrari
Con solo due scuderie non rappresentate nei dieci finali, ovvero Alpha Tauri e McLaren, la lotta per la pole position inizia con un duello serrato tra i quattro piloti più veloci del fine settimana: al primo giro la spunta Leclerc, con Sainz dietro di soli 22 millesimi e Verstappen a meno di un decimo di secondo. Interessante il giro di Alonso, che, nonostante le soft usate, chiude a mezzo secondo dal ferrarista. Mentre Albon, Sargeant e Bottas non hanno ancora messo tempi veloci, la pole position si deciderà ancora una volta in volata, in quella che si preannuncia come una lotta tra le Ferrari e Verstappen.
La girandola di tempi finale inizia con l’ennesima prova maiuscola di Charles Leclerc: dopo un primo settore non trascendentale, il monegasco si rifa con gli interessi mettendo un giro importante, chiuso con un ottimo 1:32.726. La risposta del campione del mondo non si fa attendere ma la sua Red Bull non riesce a rompere la barriera dell’1:33, chiudendo a quasi quattro decimi dal ferrarista. Nel finale, poi, arriva la prova d’orgoglio di Carlos Sainz, che, nonostante l’assurda penalizzazione di dieci posizioni, sfiora la pole, chiudendo a soli 44 millesimi di secondo di distacco dal compagno di squadra.
Alle loro spalle, Gasly e Russell occuperanno la seconda fila, seguiti da Albon e Sargeant, Bottas e Magnussen: Q3 non fantastica per Fernando Alonso, che affiancherà Lewis Hamilton in quinta fila. Sainz partirà 12°, accanto alla seconda Red Bull di Perez.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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