Che il gran premio di Formula 1 di Las Vegas sia un evento a sé stante per via della location e dell'organizzazione chiassosa e decisamente poco discreta, tra luci, interviste inusuali, eventi e spettacoli di vario genere non è una novità, così come non lo è il fatto che tanti piloti, in primis Max Verstappen, non siano particolarmente innamorati del tracciato, della spettacolarizzazione e dell'eccessivo sfarzo.
Ciò di cui si sono lamentati nelle ultime ore i protagonisti in pista, tuttavia, è qualcosa di più inusuale, per quanto esista un precedente: il forte odore di marijuana proveniente dagli spalti ha riempito non solo il circuito ma anche la zona del paddock, per cui tra battute e preoccupazioni vere, o presunte tali, si sono sprecati i commenti.
Come detto, nonostante le sue contraddizioni, compresa quest'ultima sorpresa, il gran premio di Las Vegas di Formula 1 sta diventando un evento irrinunciabile per il circus, visti gli enormi introiti: sono previsti ben 400mila spettatori per tutto il weekend tra prove, qualifiche e gara, coi biglietti esauriti da tempo. Senza parlare degli incassi pubblicitari. Se a ciò si aggiunge che i bolidi sfrecciano lungo un tracciato che si snoda attorno ai casinò più famosi del mondo, come Caesars Palace, Bellagio, Venetian, è facile comprendere la forza dell'impatto visivo dell'avvenimento. Appare tutto così sfavillante e esagerato, come accade spesso e volentieri per eventi del genere negli Usa, che la parte sportiva passa quasi in secondo piano, ed è questo uno dei motivi dei mal di pancia di alcuni dei protagonisti.
In questa atmosfera speciale in tanti sugli spalti si lasciano prendere la mano, forse pure troppo, stando a quanto riferito dai piloti. Tra di essi, ad esempio, Sergio Perez, vittima di una serie di problemi di aerodinamica che hanno compromesso le prove libere della sua Red Bull. "Posso dire che su tutta la pista si sentiva un forte odore di marijuana ovunque", ha rivelato il messicano."È incredibile quanto sia penetrante, penso che ne parleranno tutti piloti", ha aggiunto.
E non si tratta dell'unico a lamentarsi del problema. Anche Franco Colapinto, talento emergente della Williams presumibilmente destinato a soffiare proprio a Checo il posto di seconda guida della Red Bull a partire dalla prossima stagione, ha segnalato quanto percepito lungo il tracciato e nel paddock. "La pista di Las Vegas è abbastanza noiosa, l'odore di spinelli è ovunque", ha dichiarati Colapinto. "Se ci fanno l'antidoping a noi piloti risulteremmo positivi e sarebbe un bel casino", ha ironizzato.
Non si tratta della prima volta che si verifica un episodio del genere in
Formula 1: nel 2019 fu Sebastian Vettel a lamentarsi dell'odore di erba ad Austin. "Lo sentivo forte soprattutto in due curve, era una follia ma è legale?", scherzò l'allora pilota della Ferrari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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