Leclerc salva l’onore Ferrari. E Antonelli fa sognare l’Italia

Charles 3° crono ma scatta in prima fila per la penalità alle Mercedes. Hamilton a 6 decimi dal compagno

Leclerc salva l’onore Ferrari. E Antonelli fa sognare l’Italia
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Le McLaren sono dei missili, ma fortunatamente c’è ancora bisogno di un pilota che le sappia guidare. Oscar Piastri, con quella espressione glaciale che è ormai un marchio della casa, si è preso la pole in Bahrain, lasciando Norris a 4 decimi, addirittura sesto. Difficile che il team papaya decida di non puntare su di lui in gara. Russell, con una costanza ammirevole, si è preso il secondo tempo a 0”168 dalla pole. Non sapeva ancora che in serata sarebbe stato retrocesso di una posizione perché il team Mercedes ha rilasciato le monoposto in fast lane prima del consentito, garatendosi così un possibile vantaggio. Quarto, ma poi anche lui retrocesso per lo stesso motivo, il compagno Kimi Antonelli che su una pista conosciuta, ha cominciato a mordere anche in qualifica arrivando a 2 decimi da George. La politica dei piccoli passi lo porterà molto in alto.

Il salva-Ferrari ancora una volta ha la faccia, finalmente sorridente, di Charles Leclerc. E la successiva retrocessione di Russell avrà certamente allargato quel sorriso una volta scoperto che al via scatterà dalla prima fila. Le

novità portate in pista hanno aiutato. Charles è rimasto a 3 decimi dalla pole, un tempo figlio di quanto lui riesce a metterci ogni volta. Pensate che Hamilton è solo nono a 9 decimi dalla pole, quasi 6 dal compagno: «Chiedo scusa ai tifosi. Sono stato semplicemente troppo lento» il mea culpa. «Partendo dal 3° posto dobbiamo essere ambiziosi. Non abbiamo fatto molto lavoro sulla distanza, ma abbiamo un set in più di medie che potrebbero venirci utili», ha detto Vasseur prima di incontrarsi con Luca di Montezemolo, tornato in pista (ospite del Bahrain) dopo 10 anni. «Sono molto contento - spiega l’ex patron - , è stato bello tornare a respirare quest’aria». Al paddock è stato accolto quasi da re, tutti sono andati a omaggiarlo. «La Ferrari se la può giocare», assicura il presidente più amato dalla gente ferrarista. Ha portato fortuna, chissà che non riesca anche a fare un miracolo. Intanto dà un occhio ad Antonelli: «Un ragazzo di prim'ordine, non sbaglia, è veloce, lo vedo crescere. Mi dispiace che sia sulla Mercedes. L'avrei preso in Ferrari? No, però l'avrei mandato almeno due stagioni alla Sauber».

La sorpresa del sabato è stato Gasly

che ha fatto un bel regalo di compleanno a Briatore. Il più contento forse è stato Sainz che ha piazzato la Williams davanti a Hamilton. Verstappen non ha potuto fare la differenza, dovrà avere pazienza.

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