Il Mondiale 2024 di F1 inizierà in Arabia Saudita. L'Australia, infatti, avrebbe dovuto ospitare la gara inaugurale, ma le richieste di Riyad di organizzare il Gran Premio prima dell'inizio del Ramadan sono state esaudite. Come riportato da Motorsport, la F1 ha infatti firmato un accordo decennale per correre in Arabia Saudita a partire dal 2021, con l'intenzione di spostare la gara dal circuito cittadino di Jeddah a Qiddiyah in futuro, uno dei megaprogetti turistici nato sotto gli auspici di Saudi Vision 2030. La gara in programma nel regno saudita è stata inserita nel calendario come penultima gara nel 2021, prima di essere spostata all'inizio della stagione nel 2022, come secondo appuntamento dopo il Gran Premio del Bahrain. Ora la notizia che Jeddah ospiterà la gara di apertura della stagione nel 2024.
Prima gara di F1 del 2024 in Arabia Saudita per il ramadam
L'ufficialità è arrivata in occasione dell'annuncio del Gran Premio d'Australia. Canberra ha appena siglato un'estensione di due anni del suo contratto, assicurandosi così che la F1 continuerà a transitare dal circuito di Melbourne almeno fino al 2037. Come riporta il comunicato stampa della F1, "parte dell'accordo vedrà Melbourne ospitare la prima gara della stagione di Formula 1 per almeno quattro anni tra il 2023 e il 2037, mentre l'Arabia Saudita ospiterà la prima gara della stagione di Formula 1 del 2024 per rispetto del Ramadan". Il Ramadan nel 2024 inizierà domenica 10 marzo in Arabia Saudita e durerà fino all'8 aprile: la stagione di F1 inizierà dunque proprio all'inizio di marzo.
Come ricorda Motorpsort, l'Australia ha tradizionalmente ospitato la prima gara della stagione di F1 da quando Melbourne è entrata nel calendario della competizione, nel 1996, e con l'eccezione del 2006 e del 2010, oltre al 2020, quando la gara è stata cancellata a causa dell'emergenza pandemica da Covid-19. Melbourne è tornata in calendario quest'anno, questa volta però come terzo appuntamento della stazione dopo i Gran Premi di Bahrein e Arabia Saudita. Il calendario 2023 prevede inoltre che Bahrain ed Arabia Saudita si svolgano prima dell'inizio del Ramadan, dal 22 marzo al 21 aprile.
La federazione cede alle pressioni saudite
Il circuito saudita di F1 ha attirato numerose critiche ed è stato teatro di due brutti incidenti che hanno visto protagonisti Esteban Ocon e Mick Schumacher, figlio della leggenda di questo sport, l'ex pilota della Ferrari e campione del mondo, Michael Schumacher. Il pilota Sergio Perez, infatti, ha definit il Jeddah Corniche Circuit "la pista più pericolosa del calendario". Oltrei problemi sul fronte della sicurezza del circuito, rilevati da molti, durante la settimana della gara c'è stato un attacco a un vicino impianto petrolifero che ha fatto ulteriormente dubitare circa il fatto che Riyad possa effettivamente garantire la piena sicurezza incolumità di piloti e addetti ai lavori. Ma evidentemente i soldi sauditi sanno essere più convincenti.
Senza contare il fatto che il regno wahabita deveè sotto gli occhi degli osservatori internazionali per via delle questioni legate ai diritti umani, in particolare al trattamento delle donne e dei gruppi minoritari, e secondo molti critici del regime questi eventi servono a Riyad solo per dare un'immagine migliore di sé all'esterno e, magari, far dimenticare l'uccisione del giornalista Jamal Kashoggi, fatto a pezzi nel consolato saudita di Istanbul nell'ottobre 2018.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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