Vince il ricorso, il giudice di pace le annulla una multa del 2005 eppure il Comune le ipoteca ugualmente la casa. Non solo. A fronte di un presunto credito di 5.291 euro, finisce per chiederle in garanzia oltre novemila euro, quasi il doppio. Eppure il Campidoglio laveva promesso: «Niente più ipoteche sulla casa, andremo incontro alle esigenze dei cittadini». Esasperata, Gioia N., 50 anni, un appartamento in Prati acquistato con un mutuo e molti sacrifici, laltra mattina è andata dritta a piazzale Clodio a denunciare i responsabili comunali che hanno dato il via al suo procedimento: «Qualcuno - dice - dovrà pagare per questabuso che rasenta lestorsione».
I fatti. Il 18 maggio la Gerit Spa, concessionaria capitolina per la riscossione dei tributi, comunica di averle iscritto unipoteca sulla casa per 9.406 euro a seguito di alcune cartelle rimaste, a detta dellufficio contravvenzioni di via Ostiense, inevase. Gioia è incredula. Ricorda di avere ricevuto negli anni delle multe, alcune di averle pagate, altre contestate. «Abito in una zona dovè impossibile trovare parcheggio - dice - e spesso spuntano fuori divieti improvvisi. Incappare in una contravvenzione è facile». Si mette alla ricerca di pratiche e bollettini. Il 14 giugno invia un esposto dautotutela al Comune. Ma il Campidoglio tace. La prima cartella esattoriale contestata riguarda una contravvenzione del 2005 in seguito annullata dal giudice di pace con sentenza depositata il 7 dicembre del 2006. Anche la seconda era stata parzialmente annullata, con una rimanenza da saldare per un verbale da appena 300 euro. Infine, per i verbali contenuti nella terza è in atto il ricorso con 5 cause ancora aperte e che attendono di essere dibattute davanti al giudice di pace. «Anche solo a eliminare gli importi dei verbali già annullati - aggiunge Gioia - la Gerit avrebbe dovuto sottrarre almeno 2500 euro dalla somma enorme che ora mi chiede. Evidentemente ha avuto mandato dal Comune per agire a tutto campo». «Il Campidoglio - aggiunge Giorgio Bernardi, dellAssocittadini - non poteva non sapere. Sentenze e procedimenti vengono comunicati dai tribunali. Il fatto è che unazione del genere ha di per sé una forza intimidatoria pazzesca, tanto che alla fine molti, terrorizzati allidea di perdere casa o davere altri problemi, finiscono per pagare anche quando non devono».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.