La mummia Otzi cambia lavoro: l'uomo venuto dal ghiaccio non era un pastore

All'Accademia Europea di Bolzano in un convegno internazionale sulle mummie si è discusso delle circostanze della morte di Ötzi contestando anche la tesi che sosteneva fosse un pastore. Recenti scoperte hanno stabilito che nell'epoca in cui visse non veniva praticata la migrazione stagionale delle greggi.

La mummia Otzi continua a rivelare i suoi segreti e si scopre che non poteva essere un pastore. Si sono radunati in cento, tutti esperti mummiologi, per confrontare i risultati delle ricerche sulle condizioni di salute di Ötzi e sulla sua morte. Proprio sulle ultime ore dell'uomo di Similaun e sulla fine della mummia più famosa del mondo sono arrivati tutti alla medesima conclusione: si sentiva al sicuro, ha mangiato e si è messo a riposare ma un aggressore l'ha raggiunto nel suo rifugio ed ucciso.
All'Accademia Europea di Bolzano (EURAC) si è tenuto un convegno internazionale sulle mummie e si è discusso delle circostanze della morte di Ötzi e delle malattie di cui soffriva. Dalla sua scoperta, vent'anni fa, la mummia di 5000 anni rinvenuta in un ghiacciaio pone continui interrogativi agli esperti e offre anche numerose risposte.
Come ha passato le sue ultime ore Otzi? «Si è sentito sicuro, si è fermato per riposarsi, ha consumato un pasto sostanzioso. Durante la sosta è stato sorpreso da un aggressore che lo ha ucciso e lasciato sul posto», ricostruisce Albert Zink, direttore dell'EURAC, descrive lo scenario della morte. Non ci sarebbero indizi di sepoltura, come invece qualche ricercatore aveva ipotizzato. «La posizione della mummia con il braccio in diagonale verso l'alto e la mancanza di cumuli di pietre o di elementi riconducibili a una tomba confuta questa teoria», continua Zink. Il fatto che Ötzi non fosse in fuga è dimostrato dalle analisi dello stomaco svolte la scorsa estate da Albert Zink e dal suo team. L'uomo aveva consumato con calma un pasto abbondante: carne di stambecco, cereali, pezzi di foglie, mele, ali di insetti sono stati chiaramente identificati al microscopio.
Ma perché Ötzi si trovava a 3200 metri di altitudine? I ricercatori di Innsbruck Andreas Putzer, Daniela Festi e Klaus Oeggl hanno respinto al convegno di Bolzano una teoria diffusa dal 1996, secondo la quale Ötzi era un pastore che aveva portato il suo bestiame sui pascoli d'alta quota durante l'estate. Secondo le più recenti scoperte archeologiche e botaniche, nell'epoca del rame non veniva praticata la migrazione stagionale delle greggi. La transumanza cominciò a diffondersi, secondo il team di esperti, solo nell'età del bronzo, dal 1500 a.C. Dunque non era un pastore.
Il botanico Klaus Oeggl ha trovato polline di carpino nello stomaco di Ötzi. Il ricercatore aveva già individuato una forte concentrazione di questi pollini nell'intestino della mummia. Concentrazione che faceva suppore che Ötzi, contrariamente a quanto si è creduto a lungo, non sia morto in autunno ma in primavera. Considerato poi che il cibo resta nello stomaco per un breve periodo compreso tra le due e le quattro ore, la presenza di pollini di carpino nello stomaco conferma la teoria di Oeggl.


Indagini nanotecnologiche su un campione di cervello svolte alla Università Ludwig-Maximilian di Monaco confermano pure un'altra ipotesi: Ötzi ha effettivamente subito un trauma cranico che ha sicuramente contribuito alla morte assieme alla ferita causata da una freccia. Resta da chiarire se il trauma sia la conseguenza di una caduta o di un colpo alla testa.

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