Al museo della moda un «fashion film festival»

La moda incontra il video, l’arte, il design. Dopo Parigi, Mosca e Tokio approda a Milano «A ShadedView on Fashion Film», il primo film festival internazionale della moda, in programma a Palazzo Morando di via sant’Andrea dal 25 al 30 maggio. In quei giorni, in un nuovo allestimento al piano terra del neonato Museo del la moda, saranno proiettati cortometraggi, documentari e installazioni che esplorano le potenzialità di un genere culturale ancora poco conosciuto: il connubio tra fashion, cinema e videoarte. La manifestazione, curata da Diane Pernet, giornalista di moda e blogger tra le più influenti, è la prima e unica rassegna itinerante del settore a livello mondiale, nata a Parigi due anni fa come piattaforma sperimentale di questo nuovo linguaggio espressivo. Protagonisti della rassegna - che in Italia è prodotta e coordinata da Federico Poletti e Sara Maino, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune e Vogue Italia - saranno video e cortometraggi realizzati da fotografi e registi visionari come Nick Knight, Erwin Olaf, Chris Cunningham, Steven Klein, e fashion designer d’avanguardi a come Undercover, Hussein Chalayan, Rick Owens, Mr. Pearl, Rodarte, YohjiYamamoto, Gareth Pugh e Thom Browne. «I fashion film si rivelano sempre più un’alternativa alle costose sfilate: un modo di comunicare innovativo in sintonia con il nostro tempo - spiega Diane Pernet -. Per l’edizione milanese, ho commissionato una serie di corti inediti con tema la “luce” che saranno proiettati in esclusiva a maggio, a Palazzo Morando, e ripresi dal sito vogue.it». Ospite d’onore, il regista Michael Nyman, che ieri, in anteprima mondiale, ha presentato il suo primo video ispirato alla mondo del la moda: «The Cleaners wear Prada», girato in galleria Vittorio Emanuele davanti allo storico negozio di moda. Per la tappa italiana, inoltre, sono stati realizzati alcuni progetti di giovani creativi e un video speciale prodotto da Lancia Trend Visions, il nuovo sito di scouting di talenti. «Per la prima volta – sottolinea l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory - Milano esordisce sulla scena internazionale con un nuovo genere culturale, che passa attraverso la contaminazione del cinema con settori di eccellenza della città, come la moda e il design. Un progetto che si ricollega alla vocazione di Palazzo Morando, ovvero quella di unire interessi etici ed estetici in un gioco dialettico tra tradizione e sperimentazione».


In quest’ottica è stata pensata l’intera rassegna, che oltre a ospitare autori di fama internazionale, si propone come laboratorio per gio vani talenti (attraverso il concorso lanciato sul sito www.vogue.it) e un’occasione per far interagire le grandi griffe con i filmaker e i giovani creativi.

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