"Live" per Ivan Graziani, il figlio Filippo duetta con Manuel Agnelli

Al Manzoni ieri sera il concerto dedicato al cantautore scomparso nel '97, un viaggio tra le hit "Lugano addio", "Firenze" e canzoni dei Beatles

"Live" per Ivan Graziani, il figlio Filippo duetta con Manuel Agnelli
00:00 00:00

Quando si dice una "festa ben riuscita". Con invitati star, tra gli ospiti anche Manuel Agnelli. Lunedì 24 marzo al Teatro Manzoni di Milano, concerto sold out - da tempo - per "Ottanta-Buon Compleanno Ivan", evento itinerante, per celebrare il cantautore Ivan Graziani (1945-1997). Sul palco, in prima linea, il secondogenito Filippo, che da anni gira le scene italiane, e non solo, per mantenere vivo il patrimonio musicale del padre, proponendo il suo repertorio (ma anche quello personale, visto che è un ottimo musicista-chitarrista e autore, ha preso anche un Premio Tenco. Teatro pieno di teste bianche (quà e là giovani) Graziani è stato molto amato, viene ancora amato da molto pubblico. Non si capisce perché questo autore, negli anni, anche se non dimenticato, abbiamo avuto meno riflettori.

A riascoltare una dietro l'altra le canzoni, ci si ricorda di nuovo quando l'artista di Teramo fosse raffinato: sia nei testi sia nella musica; come noto un chitarrista di serie A. Ecco la sfilata proposta da Filippo Graziani, dalla movimentata "Campo della fiera" alla struggente "Parla tu", per arrivare a "Dada", "Il fuoco sulla collina" e ancora "Pigro". E qui, l'ingresso di Manuel Agnelli, con cui Filippo ha cantato "Monnalisa" e poi, dei Beatles, (che Graziani papà amava molto "The long and winding road".

Altro ospite di livello, Walter Calloni, uno di quelli che ha fatto la storia della batteria in Italia, basta dire il suo gruppo di provenienza, Pfm. Bellissimi "Il chitarrista" e i classici che tutti aspettavano "Lugano addio" e "Firenze". Ovazioni, emozioni e saluti e un fuori programma, quasi per dire "la festa è finita andiamo oltre", la canzone di George Harrison "All things must pass George Harrison", suggerimento in musica sul "lasciare andare quando le cose finiscono".

Quasi due ore di rock dal sapore country e ballad ben suonate; momenti di cori a "cappella" con fisarmonica, come davanti a un fuoco di un campo la sera; "in queste occasioni " diceva papà Ivan a Filippo "si vede che cosa sanno fare i musicisti", giunge la voce dal palco.

Conclusione: un viaggio nel tempo fra storie in musica, atmosfere poetiche della provincia, allegorie, amori e passioni, un mondo che Ivan Graziani aveva proposto che, ancora oggi, mantiene intatto tutto il suo fascino; anzi, è un po' un antidoto allo sbilanciamento verso le tecnologie musicali e l'AI; che per carità sono il nostro tempo, le nuove sfide, ma che a volte ci fanno dimenticare quanto un uomo con la chitarra in mano e una armonica a bocca possa fare di rivoluzionario, di grande in musica e non solo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica