"Italia Paese razzista". L'affondo di Paola Egonu: è bufera

La pallavolista si lamenta del nostro Paese: "L'Italia è un Paese razzista. Non voglio fare la vittima ma semplicemente dire come stanno le cose"

"Italia Paese razzista". L'affondo di Paola Egonu: è bufera

"Sì, l'Italia è un Paese razzista". È arrivata la sentenza definitiva da parte di Paola Egonu, che questa sera vestirà i panni di co-conduttrice al fianco di Amadeus nella terza serata del Festival di Sanremo. Avrà dunque i riflettori puntati su di lei, terrà un discorso personale sul palco dell'Ariston. Sarà tra le protagoniste della kermesse che si tiene proprio in Italia, lo stesso Paese che reputa razzista. E chissà se ci delizierà con un monologo, magari cercando di impartirci chissà quale lezione morale.

Egonu contro l'Italia

La pallavolista, intervenuta in conferenza stampa, è andata dritta al punto dopo essere stata sollecitata dai giornalisti presenti. "L'Italia è un Paese razzista. Ma questo non vuol dire che tutti siano razzisti o ignoranti. È un paese razzista che però sta migliorando", ha dichiarato volendo precisare la propria posizione. Salvo poi mettere le mani avanti e rincarare la dose subito dopo: "Non voglio sembrare polemica o fare la parte della vittima ma semplicemente dire come stanno le cose".

La polemica con Salvini

Il suo arrivo nella città dei fiori è stato preceduto da una serie di polemiche relative in particolar modo a quello che potrebbe essere il suo discorso questa sera. Si racconterà e, di conseguenza, verrà toccato anche il tema del razzismo che avrà uno spazio ben preciso. Nelle scorse ore Matteo Salvini si è augurato che Egonu non parli di razzismo perché, a suo giudizio, è un'accusa che non può essere rivolta al nostro Paese: "È un popolo che accoglie, che allunga la mano a tutti. Mi auguro che gli italiani, che hanno già molti problemi, non si sentano colpevolizzati da chi usa la tv pubblica per fare la morale a qualcuno".

Le precisazioni su Meloni

La pallavolista, riferendosi all'intervista rilasciata a Vanity Fair, ha preso le distanze dalle dichiarazioni pubblicate in relazione alla sua presunta paura di partorire un figlio di colore per il trattamento che potrebbe subire dalla società: "Le parole sono state travisate. Era semplicemente una preoccupazione, non ho detto che far nascere un bimbo di colore in Italia sarebbe stato condannarlo all'infelicità. Io non sono infelice. Anzi, sono molto felice. Quella frase è una esagerazione".

Tra le altre cose Egonu ha smentito di aver palesato in passato l'intenzione di non mettere mai più piede in Italia in caso di vittoria di Giorgia Meloni in occasione delle ultime elezioni politiche dello scorso anno: "Non mi ricordo di aver mai detto una roba del genere". Poi, incalzata da una giornalista, ha negato ancora una volta: "Non sono parole mie, mi spiace. Infatti per questo ero confusa...".

La bufera politica

Non sono tardate ad arrivare le prime reazioni del mondo della politica. Per Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, l'Italia rappresenta "un Paese a stragrande maggioranza di persone civili e non stupide che non fanno differenza di pelle".

Luigi Marattin del Terzo Polo sul proprio profilo Twitter ha chiesto a Egonu di smorzare i toni:

"In Italia ci sono, purtroppo, tante persone razziste. Ma l'Italia non è un Paese razzista (sono due cose diverse). E penso ci voglia più rispetto anche da parte di chi, in modo sacrosanto, chiede più rispetto".

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