I punti chiave
Il nome dei Pink Floyd potrebbe presto aggiungersi al lungo elenco di artisti e rockstar che hanno venduto il loro catalogo musicale. Dopo Bob Dylan, Bruce Springsteen, Neil Young e Sting anche la band inglese sembra essere a un passo dall'accordo con Sony Music.
Non è una novità che i Pink Floyd fossero in trattative con la major statunitense per la cessione dei diritti. Dopo anni di negoziati, nel 2022 sembrava che l'accordo fosse quasi siglato, ma le divergenze tra i componenti della band - Roger Waters, Nick Mason, David Gilmour e i familiari del defunto tastierista Richard Wright - e l'esposizione di Waters nella guerra tra Russia e Ucraina avevano fatto saltare l'acquisizione. Due anni dopo ecco arrivare la svolta.
Le trattative con Sony Music
Secondo quanto riferito dalla rivista Variety, Sony Music sarebbe in "trattative avanzate" per acquisire i diritti musicali dei Pink Floyd per una cifra che oscilla tra i 400 e i 500 milioni di dollari. I dettagli dell'accordo tra la major e la band inglese non sono stati rivelati e i rappresentati dei Pink Floyd non hanno rilasciato dichiarazioni. In merito alla cifra dell'acquisizione - mezzo miliardo di dollari - non c'è da sorprendersi.
Negli ultimi anni l'etichetta americana ha sborsato oltre un miliardo di dollari per accaparrarsi i cataloghi di big della musica internazionale come Bruce Springsteen, Bob Dylan e i Queen e lasciare i Pink floyd a altri non era nei piani della major. Infatti con l'accordo Sony Music si aggiudicherebbe un ricco catalogo, che include alcuni dei brani più famosi e ascoltati come "Money", "Shine On You Crazy Diamond", "Wish You Were There" e "Another Brick in the Wall".
I dissapori tra Rogers e Gilmour
Di recente, durante un'intervista rilasciata a Rolling Stone, David Gilmour aveva dichiarato di volere vendere il catalogo dei Pink Floyd non per ragioni economiche bensì per "liberarsi del processo decisionale e delle discussioni che sono coinvolte nel mantenimento in vita" del nome della storica band britannica.
In lizza per aggiudicarsi il catalogo si dice ci fossero anche Hipgnosis, Warner Music e Bmg, ma l'esposizione di Roger Waters sulla politica internazionale avrebbe fatto fare un passo indietro a queste etichette, favorendo il possibile accordo con Sony. Per la stampa inglese, però, potrebbe esserci ancora un colpo di scena visti i dissapori tra Waters e Gilmour e solo la firma sul contratto metterà la parola fine a una vicenda, che si trascina da anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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