
I punti chiave
Non poteva che finire così: con il botto. Il 75esimo festival di Sanremo ha firmato un altro record nei dati di ascolto con una media di 13.427.000 spettatori e il 73,1% di share. E le premesse c'erano tutte. Serata dopo serata, la kermesse canora ha inanellato una serie di record in termini di share e milioni di telespettatori, che hanno riscritto la storia del Festival senza fare rimpiangere il passato. Analizzando i dati nel dettaglio, il picco di ascolto in termini di share, pari all'87.3%, è stato raggiunto all'1.56, al momento della proclamazione della vittoria di Olly. In valori assoluti il picco è stato registrato alle 22.09, con 16 milioni 700mila spettatori davanti a Rai1 nel momento in cui Carlo Conti e Alberto Angela presentano l'esibizione di Francesco Gabbani.
Le statistiche
Nella serata finale che ha visto finire fuori dal podio Giorgia e Achille Lauro e che ha consacrato il giovane cantautore genovese Olly come vincitore assoluto, Carlo Conti ha portato a casa uno straordinario risultato che, alla luce dell’intera settimana, non fa rimpiangere gli ascolti della passata edizione (14.301.000 spettatori con il 74.1% di share). Infatti il festival di Sanremo di Carlo Conti ha superato quello di Amadeus nella media complessiva dello share delle cinque serate raggiungendo quota 67,1% contro il 66,2% della scorsa edizione.
Quella del festival di Sanremo è stata una cavalcata trionfale in chiave Auditel. Nella quarta serata, quella delle cover, l'ascolto era stato di 13.575.000 spettatori con il 70,8 % di share. Nella terza serata gli spettatori erano stati 10.700.000 con il 59,8% di share e nella seconda serata 11.700.000 con il 64,5% di share. Mentre la prima serata, martedì scorso, aveva raggiunto 12.600.000 spettatori e il 65,3% di share.
Il commento di Conti
All'indomani della finalissima Carlo Conti ha fatto un breve bilancio del suo Festival e, in collegamento con il programma "L'Indignato Speciale" su Rtl 102.5, ha dichiarato: "È stata una bella edizione nel complesso, l'unica parola che posso dire è grazie. Sono tranquillo, sereno. Adesso c'è un pò di stanchezza, ma sono felice che le canzoni vadano forte in radio, e questo è l'importante. Non avevo ansia per gli ascolti, è il mio carattere, non mi esalto se le cose vanno bene e non mi abbatto se vanno male. Cerco di avere un equilibrio, dando il giusto valore alle cose della vita. Il lavoro è importante, ma le cose importanti sono altre". Per parlare dell'edizione 2026 è invece ancora troppo presto e il conduttore toscano, che è già rientrato a Firenze frena gli entusiasmi: "Quando inizia il Festival la conduzione è l'ultima cosa. La direzione artistica è un'altra cosa, vuol dire decidere tutto, il cast, la scenografia, la commissione dei giovani. È un lavoro difficile da fare.
L'anno prossimo? L'azienda mi ha chiesto di farlo per i prossimi due anni, vediamo… magari posso fare solo la direzione artistica, che è la cosa più importante, e non la conduzione. Poi vedremo. Adesso c'è tutto il tempo per pensarci. Intanto domani mattina mi sveglio e porto mio figlio a scuola".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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