I Pooh sono pronti a calcare nuovamente il palco del Festival di Sanremo. La reunion dello storico gruppo musicale si svolgerà nella serata di apertura del 7 febbraio, con un omaggio a Stefano D’Orazio, l’indimenticabile batterista e paroliere dello storico gruppo musicale, morto nel novembre del 2020 in piena pandemia. A dare l’annuncio è stato Amadeus in un video girato in un hotel nel centro di Milano che è stato mostrato da Fiorello a Viva Rai2!. Sul palco ci sarà anche Riccardo Fogli, per un evento che, come hanno spiegato gli stessi Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian, porterà i successi musicali della band e sarà anche "un omaggio a Stefano" D'Orazio.
L'annuncio di Amadeus
Nel video Amadeus, direttore artistico e conduttore per la quarta volta consecutiva dell’esibizione canora, ha affermato di essere “felice ed emozionato perché qui ci sono loro, li ho invitati alla prima puntata. I Pooh insieme. Accettate il mio invito?". "Accettiamo", è stata la risposta di Facchinetti. "Quel palco è veramente magico, nel '90 vincemmo con Uomini soli, poi siamo tornati come ospiti, poi nel 2016 presentammo per la prima volta la reunion, è un 'siissimo'". Dodi Battaglia ha poi tenuto ad aggiungere che saranno "su quel palco per suonare nuovamente insieme e per fare un grande tributo alla nostra storia". A fargli eco Red Canzian che ha sottolineato che "la musica unisce e serve a ricordare. Noi insieme suoneremo le nostre canzoni importanti, ma soprattutto ricorderemo Stefano D'Orazio, e con noi ci sarà anche Riccardo Fogli". Proprio quest’ultimo è stato frontman e bassista del gruppo tra il 1966 e il 1973, ritornando poi come quinto componente tra il 2015 e il 2016.
Dopo l'annuncio di Amadeus in collegamento da Milano, la notizia è stata festeggiata da Fiorello e Jovanotti con un mix tra “Tanta voglia di lei” e “Serenata rap”. Ricordiamo che nel marzo del 2021 era saltato all'ultimo momento l'omaggio a D’Orazio, durante il quale Amadeus e Fiorello avrebbero dovuto ricordare sul palco dell’Ariston il batterista cantando la celeberrima “Uomini soli”. Tutto era saltato, scatenando l’ira di Facchinetti e Canzian, a causa dello sforamento sull'orario della messa in onda.
Cosa era successo
Roby Facchinetti aveva affidato la sua delusione sui social dove il giorno seguente aveva scritto: "Ieri sera sono rimasto sveglio quasi fino alle tre, cari amici, aspettando che Amadeus pronunciasse il nome di Stefano. Soprattutto perché il Festival di Sanremo le aveva promesse. Anzi, garantite. Il ricordo di Stefano era nella scaletta ufficiale, confermato anche alla stampa. Invece né io, né i miei amici per sempre, né Tiziana, né voi lo abbiamo sentito. Sul Festival, i suoi autori, chi lo ha condotto c'è solo amarezza. E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Resta, indimenticabile, il fatto".
L’anno dopo era stata la band romana “Le Vibrazioni” a portare sul palco il ricordo del compianto batterista attraverso il suo volto stilizzato sulla grancassa della batteria suonata da Alessandro Deidda. A fine esibizione, il leader del gruppo, Francesco Sarcina, aveva urlato "Ciao Stefano". Finalmente, dopo oltre due anni, D’Orazio sarà omaggiato come gli spettava fin dall’inizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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