Il ritorno de Le Vibrazioni al festival di Sanremo nella seconda serata di gara ha portato con sé il ricordo speciale di un artista prematuramente scomparso a causa del Covid: Stefano D'Orazio. La band romana ha voluto fare salire virtualmente sul palco il batterista dei Pooh, scomparso il 20 novembre 2020.
Il volto stilizzato di Stefano D'Orazio ha fatto bella mostra di sé sulla grancassa della batteria suonata da Alessandro Deidda, ma solo dopo l'esibizione del brano Tantissimo, Le Vibrazioni hanno salutato l'artista. "Ciao Stefano", ha gridato il leader del gruppo, Francesco Sarcina, prima di abbandonare la scena. Si è fatta anche notare l'assenza del maestro Beppe Vessicchio che, nonostate fosse guarito dal Covid assicurando la sua presenza al Festival, ha dovuto dare forfait. Secondo le ultime indiscrezioni, il direttore d'orchestra non sta ancora bene, nonostante la negativizzazione e potrebbe non rientrare prima della finale.
La spiegazione dell'omaggio fatto dalla band a D'Orazio è stata affidata ai social network, dove Le Vibrazioni hanno ricordato l'uomo e il musicista in un lungo cinguettio condiviso su Twitter. "Un uomo questa sera salirà con noi sul palco dell'Ariston - si legge sul profilo ufficiale del gruppo - e ci salirà anche tutte le altre sere; quell'uomo è Stefano D’Orazio, che ha battuto incessantemente il tempo per oltre 50 anni, rendendo grande assieme alla sua band la storia della musica italiana".
Sarcina e compagni hanno fortemente voluto ricordare il musicista, portandolo con loro sul palco. Un gesto simbolico che verrà ripetuto anche nelle prossime serate fino alla finalissima, che si terrà sabato 5 febbraio. "Proprio come quando suonava con i suoi Pooh - hanno proseguito sui social Le Vibrazioni - sarà lì anche con noi, dove con le sue bacchette catturava il tempo, prima di essere catturato troppo presto dal tempo stesso. Chi lo amava non permetterà a un virus di cancellarne la presenza e la memoria, e tra chi lo amava ci siamo noi, sarà con noi come simbolo dell'amore per la musica e la vita, in un modo che lui avrebbe senz'altro amato".
Un modo, insomma, per rimediare allo "sgarro" compiuto nella passata edizione, quando il ricordo di Stefano D'Orazio, previsto in una delle serate del
Festival, venne cancellato senza motivazioni dall'organizzazione. A nulla valsero, in quell'occasione, le rimostranze presentate da Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, che criticarono duramente Amadeus e il suo staff per non averlo omaggiato con il ricordo che meritava.Un uomo questa sera salirà con noi sul palco dell’Ariston, e ci salirà anche tutte le altre sere; quell’uomo è Stefano D’Orazio, che ha battuto incessantemente il tempo per oltre 50 anni, rendendo grande assieme alla sua band la storia della musica italiana. pic.twitter.com/TcyEQrIu1T
— Le Vibrazioni Official (@levibrazioni_of) February 2, 2022
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