In Campania cala la durata dei processi per nullità matrimoniale e allo stesso tempo diminuiscono di molto anche le richieste di nullità, come riportano il Corriere del Mezzogiorno e Napoli Today. Sono questi i dati emersi ieri mattina nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano (Tei) alla presenza, tra gli altri, dell'arcivescovo don Mimmo Battaglia, dei vicari giudiziali Luigi Ortaglio e Ciro Esposito e di monsignor Filippo Iannone, presidente del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi.
Secondo Ortaglio sono 4 i motivi principali della riduzione delle richieste di nullità: "La riduzione dei matrimoni religiosi, il distacco di 4 diocesi dalla giurisdizione del nostro Tribunale, la brevità dei processi e la pandemia".
Ma vi è un altro elemento negativo provocato dall’emergenza sanitaria che dal febbraio del 2020 sta sconvolgendo le nostre vite: nell’ultimo anno sono aumentati del 25% i casi di nullità dovuti alla fragilità psicologica dei coniugi. In altre parole Covid non solo crea danni fisici ma anche psicologici con persone segnate nel profondo dal nemico invisibile. E ciò, di conseguenza, si riflette anche sulla vita di una famiglia.
"Se negli anni 80 e 90- ha spiegato il vicario giudiziale- la causa principale per chiedere di annullare il vincolo era la simulazione (quando uno dei coniugi simula o nasconde verità importanti) nel 2021 i casi di nullità sono stati nel 94% dei casi dovuti all'esclusione della prole (uno dei coniugi non voleva figli), nel 34% alla frode, nel 5% all'errore, nel 3% alla mancanza di futuro e nel 44% dei casi all'incapacità, termine che esprime appunto la fragilità psicologica dei coniugi". Un dato, quest'ultimo, che preoccupa gli stessi responsabili del Tribunale.
Negli anni scorsi, infatti, questo specifico caso di nullità era decisamente basso (tra il 5 e il 7%). La crescita esponenziale, molto probabilmente, è dovuta all'emergenza sanitaria e alle misure restrittive, come lockdown e isolamento, attuate per contenere il diffondersi del Covid.
Numeri impressionanti che fanno emergere, secondo quanto evidenziato da Ortaglio, una crescita della fragilità psicologica delle coppie che dimostrano "incapacità e dipendenza affettiva, tanto da mettere in discussione anche i nostri percorsi pastorali".
Vi è poi un ulteriore dato allarmante: quello relativo alla durata media dei matrimoni. Proprio in questo ultimo periodo è emerso che la convivenza di una coppia che si rivolge al Tribunale ecclesiastico per chiedere l'annullamento è di 32 mesi. Per Ortaglio è urgente, in considerazione di tutto ciò, mettere in campo "una più attenta collaborazione tra l'Ufficio di Pastorale familiare della diocesi e l'ufficio giudiziario".
Sul delicato tema è intervenuto anche l’arcivescovo Battaglia che ha indicato
come sia necessario attuare "un percorso pastorale che non deve trascurare la tutela dei minori". A tal fine lo stesso Battaglia ha annunciato di aver "lanciato il patto educativo per la città".
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