Gli accessi sotterranei del Centro direzionale di Napoli versano in condizioni davvero pietose e drammatiche, come dimostrato anche da una diretta video di un sopralluogo in zona del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, da sempre in prima linea nella battaglia contro l’inquinamento del territorio. “Quel che si vede nei parcheggi interrati al Centro direzionale è inaccettabile – ha affermato l’esponente politico – fa rabbrividire. Ci sono rifiuti di ogni genere ammucchiati in enormi cumuli. Ci sono ingombranti, plastica e tantissimo cartone gettato in malo modo, quando potrebbe essere riciclato. Oramai sono diversi giorni che i rifiuti non vengono ritirati dall’Asia, così i cumuli crescono e gli incivili, approfittando di questa situazione d’emergenza vengono qui a scaricare legalmente tutta la loro immondizia. Abbiamo chiesto con urgenza che vengano ripuliti i cassonetti e realizzata una bonifica straordinaria”.
Il Centro direzionale non è l’unica zona della città partenopea a soffrire l’emergenza rifiuti. È stata restaurata da poco tempo, ma già è diventata nuovamente una discarica, piazza Arcangelo Scacchi, che si trova in pieno centro storico, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità nel 1995. Lo slargo è stato recuperato grazie ai fondi Unesco, ma l’inciviltà di alcune persone del luogo l’ha reso una pattumiera.
La crisi dei rifiuti, in ogni caso, sembra non risparmiare alcun luogo del Napoletano: dalla provincia alla città, dai quartieri a rischio alle zone più eleganti. Dal capoluogo alle cittadine di tutto il territorio ragionale, non vi è luogo che non sia vittima di discariche abusive, di negligenza, di inciviltà e di disservizi. Le segnalazioni alla regione Campania arrivano da più Comuni e il degrado sembra essere sempre più evidente. Si tratta di un fenomeno dilagante, che si estende a macchia d’olio.
Le discariche a cielo aperto non sono solo una manifestazione del degrado territoriale e sociale, ma rappresentano delle fonti di rischio per l’ambiente e per la salute dei cittadini e quindi è urgente, innanzitutto, fare degli interventi sul territorio per ripulire e bonificare le aree interessate dallo sversamento dei rifiuti ma, cosa più
importante, è importante modificare radicalmente gli usi e i costumi e cominciare ad orientare i cittadini ad assumere una mentalità differente, che possa garantire un futuro più roseo, per gli uomini e per l’ambiente.
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