“A scuola nessuno ha mai visto lividi sul corpo di Giuseppe”. Il sindaco Giuseppe Cirillo mette così a tacere le voci secondo le quali il piccolo ucciso a botte domenica scorsa era stato visto con dei lividi nella scuola che aveva frequentato per pochi giorni a Cardito, prima del trasferimento nell’istituto del vicino comune di Crispano. “Dietro questa notizia – afferma il primo cittadino - personalmente, mi sono attivato e ho chiesto una relazione al dirigente scolastico e da quest'ultima si è evinto che il bambino in realtà ha frequentato l'istituto "Galilei - Marco Polo" solo per sei giorni e il suo trasferimento in quel di Crispano è scaturito dal fatto che le insegnanti carditesi si sono rifiutate, all'uscita di scuola, di affidare il minore nelle mani di una parente della mamma, anch'ella minorenne. Davanti a questa difficoltà la signora Valentina Casa decise di chiedere il nulla osta per il trasferimento a Crispano perché nei pressi del nuovo istituto vive la mamma di Tony, il compagno della signora Casa, la quale non aveva difficoltà a prelevare il bambino a scuola”. Poi precisa: “Dalla relazione inviatami, inoltre, il dirigente scolastico Crisci, tiene a precisare che nessuna delle sue insegnanti ha visto lividi sul corpo del bambino e né si è accorta di atteggiamenti sospetti che potevano lasciare indurre a dei maltrattamenti ricevuti e di conseguenza, nessuna insegnante ha mai allertato il settore delle Politiche Sociali del Comune di Cardito”.
Il sindaco Cirillo risponde poi a chi in questi giorni ha accusato, anche a microfoni accesi, i servizi sociali del suo Comune: “Per quanto riguarda i personaggi che in questi giorni stanno tenendo banco nelle trasmissioni televisive nazionali, in cerca di un po' di notorietà, non vorrei soffermarmi a lungo, giusto per non dare ulteriore risonanza mediatica all'immagine di costoro. Per essere chiaro, limpido e trasparente, sento il dovere di informare i cittadini che alcune persone tra gli intervistati, tutt'ora sono seguiti dai servizi sociali del Comune di Cardito. Mentre altri elementi, sempre tra gli intervistati, in passato gli è stato negato una misura assistenziale perché privo di requisiti. Forse per queste persone i servizi sociali appaiono più come una minaccia che una misura per il benessere dei propri cari”.
“In questi giorni intorno alla morte del piccolo Giuseppe, si è potuto assistere ad un vero e proprio circo mediatico, un'emorragia di notizie che ad essere definite veritiere ci vuole un gran coraggio”, ha poi affermato il primo cittadino, che ha annunciato una fiaccolata silenziosa per il piccolo Giuseppe: “Questi dovevano essere giorni in cui tutta Cardito si doveva stringere in un assoluto silenzio, intorno al cordoglio della famiglia del piccolo Giuseppe e fare ammenda di quanto, in un solo secondo, si possa scatenare a causa della barbarie umana. Invece no, si è preferito dare in pasto ai media la figura di una Cardito abitata da mostri. A questo circo mediatico non ci sto e con me non ci sta l'intera comunità ed è per questo che insieme alle scuole, associazioni e parrocchie si è deciso di organizzare una fiaccolata silenziosa in onore del piccolo Giuseppe.
La fiaccolata avrà la funzione, da un lato di rappresentare il dolore di una intera comunità per la perdita di un suo piccolo concittadino e dall'altro comunicare ai fratellini del piccolo che tutta la comunità carditese è vicino a loro e che non saranno lasciati soli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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