Non c’è pace per le installazioni natalizie e le luminarie montate a Napoli, che abbelliscono centoquaranta chilometri di strade e trentasei piazze, sei delle quali anche nel quartiere difficile e degradato di Scampia. Si tratta di uno sforzo economico notevole quello compiuto dalla Camera di commercio cittadina, che ha investito quasi due milioni e mezzo di euro per addobbare la città in vista del Natale. La prima polemica è nata qualche settimana fa, quando è stata piazzata una luminaria in piazza Nazionale che raffigura un orsacchiotto mentre dorme abbracciato alla luna. Alcune foto fatte circolare sui social network hanno mostrato l’installazione di lato e ciò ha suscitato l’ilarità e, in alcuni casi, lo sdegno di tanti internauti, poiché l’immagine si presta ad essere facilmente equivocata.
Addirittura, come riportato da Il Mattino, la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Marì Muscarà ha espresso un commento sarcastico riferendosi alla luminaria incriminata. “Anche per Rocco Siffredi – ha scritto – è Natale a Napoli”. Il neo consigliere comunale Antonio Bassolino, invece, ha criticato senza mezzi termini l’operato della Camera di commercio e dell’amministrazione comunale. “È chiaro che l'intento era positivo – ha sottolineato sul suo profilo Facebook – e si voleva fare una cosa utile per la città. Ma molte delle installazioni natalizie sono proprio brutte: Napoli è Napoli! Sono state concordate con la Soprintendenza e il Comune? Possono comunque ora il Comune, la Soprintendenza e la Camera di commercio incontrarsi per correggere e migliorare?”.
Insomma, nonostante i cittadini sembrano aver accolto favorevolmente le luminarie e le installazioni natalizie pensate per le festività 2021, le polemiche continuano a imperversare sui mezzi di informazione. L’ultima in ordine di tempo è quella del direttore del Corriere del Mezzogiorno Enzo D’Errico, il quale in un editoriale ha definito le luminarie napoletane “oscene”. Il giornalista ci ha tenuto a precisare che il termine va inteso in senso letterale, ossia le installazioni sono “fuori scena”, non hanno nulla a che vedere con la storia e le tradizioni della città partenopea.
Le strade napoletane sono piene di statue di Babbo Natale, di renne, di pupazzi di neve e di personaggi della Walt Disney. D’Errico critica l’assenza di simboli della tradizione di Napoli. Non c’è un bambinello, non si trova un pastore; nessun riferimento al presepe che rappresenta la storia della città, racchiusa in una strada in particolare, quella San Gregorio Armeno presa d’assalto dai turisti ogni Natale.
Quest’anno, come un presagio, i bottegai si sono lamentati proprio della scarsa attenzione da parte delle istituzioni, le quali hanno ritardato più del dovuto nel concedere le autorizzazioni necessarie per poter avviare il consueto mercatino dei presepi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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