A metà gennaio scorso era stato assolto in appello dal reato di devastazione, dopo una condanna di otto anni e sei mesi in primo grado, ma aveva subito una sentenza a sfavore per resistenza a pubblico ufficiale. Per questo motivo, il consigliere regionale Marco Nonno è stato sospeso in applicazione alla legge Severino. L’esponente politico ha avuto due anni, con pena sospesa, ma dovrà abbandonare lo scranno in consiglio regionale. Al suo posto dovrebbe subentrare la prima dei non eletti di Fratelli d’Italia, Carmela Rescigno. Ma qual è la vicenda che vede coinvolto Nonno?
Il consigliere era indagato per l'increscioso episodio della riapertura della discarica di contrada Pisani. A tal proposito, nel 2008, ci furono tafferugli a Pianura, nel Napoletano, che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati organizzati da imprenditori conniventi con la malavita per evitare la ripresa delle attività del centro di raccolta dei rifiuti. Questo atto avrebbe deprezzato gli edifici abusivi costruiti in barba alle leggi proprio in zona. Insieme a Marco Nonno, nell’inchiesta finì anche il consigliere comunale Giorgio Nugnes che, successivamente, morì suicida.
Il consigliere regionale ha commentato il provvedimento adottato nei suoi confronti confermando che non si arrenderà così facilmente. “Non getto la spugna. Vedremo come andrà a finire. Adesso – ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno – la giunta per le elezioni si deve riunire, poi devono convocare il consiglio che deve prendere atto per far subentrare la prima dei non eletti.
Nelle more ho fatto ricorso perché ritengo che ci siano profili di illegittimità anche nella richiesta di sospensione. Prima di me è capitato a Luigi de Magistris, che ha avuto ragione, ed è capitato a Vincenzo De Luca, che lo stesso ha avuto ragione. Con questo non voglio dire che avrò ragione anche io, ma certamente ci provo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.