Miasmi dal sito di stoccaggio dei rifiuti, tornano a protestare i residenti

A Napoli decine di manifestanti sono rimasti in presidio davanti al sito di stoccaggio dei rifiuti. È la terza protesta in meno di due mesi

Miasmi dal sito di stoccaggio dei rifiuti, tornano a protestare i residenti

Sono scesi in strada per la terza volta in meno di due mesi. Decine di abitanti della periferia orientale di Napoli stamattina si sono ritrovati davanti al sito di stoccaggio dei rifiuti situato nell’ex Icm, in via Nuova delle Brecce, per alzare la voce sui miasmi che da tempo stanno rendendo invivibile l’area. “Vogliamo vivere”, urlavano in coro. Ad accoglierli hanno trovato un cordone di poliziotti in assetto antisommossa. I manifestanti sono rimasti in presidio per circa un’ora. L’intento era quello di bloccare i camion dei rifiuti, ma alla fine la protesta è andata avanti pacificamente e si è conclusa senza tensioni, provocando solo qualche rallentamento nel transito veicolare.

Dal gruppo sparuto di donne agguerrite che a luglio scorso e in una notte di circa un mese fa si barricarono davanti all’impianto per esprimere la loro esasperazione, i manifestanti oggi sono aumentati. Da qualche mese la puzza proveniente dell’ex Icm è diventata più forte, a tal punto che molte delle famiglie che vivono a pochi passi sono state costrette in questo periodo estivo a stare in casa con le finestre chiuse.

L’impianto, nato come isola ecologica, da tempo viene usato dal Comune di Napoli come sito di trasferenza, quindi per stoccare temporaneamente la spazzatura di Napoli proveniente dalla raccolta urbana. Il sindaco Luigi De Magistris a luglio scorso ha disposto l’ultima proroga, per far fronte a persistenti carenze strutturali del ciclo integrato dei rifiuti e alla chiusura per tutto questo mese di settembre del termovalorizzatore di Acerra, che resterà fermo per manutenzione fino all’inizio di ottobre. Una decisione, quella del primo cittadino, presa a discapito delle diverse famiglie che vivono a ridosso dell’impianto, in un’area già sito di interesse nazionale per l’inquinamento causato dalle industrie nel passato.

Un paio di giorni fa i consiglieri della municipalità, con il presidente e una delegazione formata da una decina di cittadini visitarono il sito guidati dal presidente dell’Asìa, la società partecipata del Comune di Napoli che gestisce la struttura.

Il sopralluogo era terminato con l’impegno di lasciare accesi per 24 ore i cannoni abbattitori degli odori che normalmente funzionano dalle 8 alle 16 e con la richiesta di individuare almeno altri 3 siti (eliminando quello di via Nuova delle Brecce) per lavorare la frazione organica dei rifiuti. Ma le rassicurazioni e le promesse non hanno fermato i residenti, che stamattina hanno deciso di manifestare di nuovo. Sono esausti.

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