Per l’intera mattinata non aveva risposto al telefono e il marito, al lavoro in ufficio, ha cominciato a preoccuparsi. La tensione è salita alle stelle quando, all’ennesimo tentativo, dall’altra parte della cornetta l’uomo ha sentito la voce del figlio più grande, di soli 4 anni. “Mamma è in bagno a terra e dorme”, le parole del bambino, che hanno allarmato il genitore. A quel punto l’impiegato ha lasciato la sua postazione e si è precipitato a casa, dove ha trovato la moglie, una donna di 34 anni, riversa a terra priva di vita.
A vegliarla i sui figli, di 4 e 2 anni, i quali non si sono resi conto di quello che era accaduto. La tragedia si è consumata a Giugliano in Campania, nel Napoletano, e ha sconvolto l’intera comunità. Il marito, appena si è accorto del dramma ha avvisato il 118, ma quando lo staff sanitario è giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso della giovane madre che, oltretutto, era incinta del suo terzo figlio. Sulla vicenda stanno indagando le forze dell’ordine, che hanno sequestrato la salma, in attesa dell’autopsia, l’esame che servirà a stabilire le cause della morte della donna.
Qualche mese fa, a Napoli, una donna anziana fu trovata morta in casa, legata e imbavagliata. A trovarla, in quel caso, furono il marito e il figlio. I carabinieri non rilevarono segni di infrazione e ipotizzarono che la vittima avesse aperto spontaneamente ai suoi carnefici. Per gli inquirenti l’ipotesi più probabile sarebbe stata quella della rapina finita male. Alla donna era stata tappata la bocca con un nastro adesivo, con cui le erano stati anche legati polsi e caviglie. Quando fu ritrovata, era stesa sul letto e la casa era a soqquadro, segno evidente di un tentativo di furto.
Due mesi fa, invece, una coppia fu trovata morta in un appartamento nel Napoletano. La tragedia a Castello di Cisterna. Per entrare nella villetta monofamiliare dove da anni vivevano le due vittime fu necessario sfondare il cancello di ingresso. Allora la principale ipotesi investigativa fu quella dell'omicidio-suicidio. Ad allertare i militari furono i familiari della coppia.
Le vittime, un imprenditore del posto e la compagna di origine ucraina, entrambi 57enni. L’abitazione, situata in una località periferica di Castello, in via Passariello, fu sottoposta a sequestro. Un giallo che attende ancora di essere risolto, a distanza di tempo.
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